Pescara raccontata dai pescaresi nel docufilm ‘Il traghettatore’

Pescara. Uno spaccato sulla società pescarese in cui ognuno diventa protagonista nel traghettare un momento
della sua personale memoria.

E’ questo “Il traghettatore”, la pellicola frutto di un lavoro ‘on the road’, andato avanti un anno e mezzo, con l’autore, Alessio Consorte, che ha girato in lungo e in largo la città, in sella alla sua bici, telecamera al collo. La scarsità di mezzi con cui è stato realizzato il filmato diventa paradossalmente un punto di forza quando riesce a generare la necessaria spontaneità nelle interviste finalizzate alla descrizione di una Pescara autentica e senza filtri. La telecamera entra dovunque, carcere, cimiteri, periferia, golene, fari e persino all’interno del fiume, per chiedere, denunciare, interrogare, e, soprattutto, per sollecitare lo spettatore ad assumere da subito la veste di traghettatore virtuoso nei confronti della propria stirpe.

Nei quattro giorni di programmazione, da mercoledì 2 a venerdì 5 marzo al Mediamuseum, alle ore 17:30, il regista proporrà una serie di dibattiti dove, tra gli ospiti, si alterneranno il giornalista Luca Pompei; il regista ed editor del film, Walter Nanni; il giornalista, Paolo De Carolis; lo storico opinionista, Gianfranco Semproni; il presidente della Fondazione Michetti, Vincenzo Centorame; il giornalista Americo Carissimo e, sabato 5, l’esperto della storia d’Abruzzo, Camillo Chiarieri.

Il Mediamuseum, contenitore culturale della storia del cinema italiano, gestito dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura, coglie inoltre l’occasione per ricordare il maestro Ennio Morricone, vincitore la scorsa notte del premio Oscar per la miglior colonna sonora del film ‘The Hateful Eight’, di Quentin Tarantino. A Pescara il Maestro aveva ricevuto il Premio Internazionale Flaiano nel 1997.

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