Strada parco: test del bus elettrico tra Pescara e Montesilvano

Pescara. Prima prova, ieri, di uno dei cinque autobus totalmente elettrici acquistati dal Comune di Pescara per percorrere la strada parco, sul tracciato progettato per la filovia.

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, e quello di Montesilvano, De Martinis, con il direttore della TUA hanno provato il mezzo e percorso che “dopo i lavori, la TUA inizierà ad anno nuovo e completerà entro luglio, che comporteranno l’abbattimento totale delle barriere architettoniche e l’allargamento del marciapiede lato mare, per rendere tutta la strada parco fruibile, il servizio di collegamento con autobus elettrici Pescara/Montesilvano su percorso dedicato potrà essere attivato”.

“A quel punto – spiega Masci – si realizzerà pienamente lo scopo per cui è nata la strada parco, una via interamente dedicata alla mobilità a zero impatto ambientale, in cui possano convivere in piena armonia, ciascuno nei propri spazi, pedoni, biciclette, monopattini, autobus elettrici. Sarà il primo fondamentale passo per cominciare a trasferire dai mezzi privati inquinanti ai mezzi pubblici a zero emissioni di gas una parte di quelle persone che ogni giorno entrano a Pescara da nord con un fiume di 40mila auto che inonda di smog la nostra città. Pescara continua il suo percorso smart verso la transizione ecologica, autobus elettrici, piste ciclabili, corsie preferenziali e percorsi dedicati, mobilità light”.

Contesta, però, il comitato Strada Parco Bene Comune: “TUA si accingerebbe ad eseguire in proprio, a stretto giro, alcune lavorazioni sulle banchine di fermata, gli asfalti e l’impianto semaforico, utili a rendere il tracciato compatibile con l’avvio della sperimentazione”, spiega una nota, “Sostituendosi in tal modo all’appaltatore, come del resto ha già fatto il Comune di Pescara con l’impianto di illuminazione pubblica malamente applicato sui pali del filobus. Il quale appaltatore milanese non crederà ai suoi occhi per aver trovato a Pescara così tanta disponibilità a soccorrerlo, benché per proprio conto non abbia rispettato alcuno degli impegni contrattuali assunti nel lontano 21 maggio 2007”.

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