Rigopiano, l’inchiesta sul depistaggio accorpata al processo principale

Pescara. Saranno riuniti i due procedimenti, quello sul presunto depistaggio e quello principale, della grande inchiesta sul disastro dell’hotel Rigopiano.

Lo ha stabilito oggi il gup del tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo. Gli atti sono stati trasmessi al presidente del tribunale per i provvedimenti conseguenti: tutto rinviato dunque al prossimo 31 ottobre, quando sarà eventualmente designato il giudice unico.

Nell’inchiesta bis, per frode processuale e depistaggio, sono imputati l’ex prefetto Francesco Provolo, i due viceprefetti distaccati Salvatore Angieri e Sergio Mazzia, i dirigenti Ida De Cesaris, Giancarlo Verzella, Giulia Pontrandolfo e Daniela Acquaviva. A De Cesaris viene contrstato anche il reato di falso ideologico in atto pubblico. Proprio il legale di De Cesaris, Daniele Ripamonti, ha chiesto la riunione dei procedimenti.

Secondo l’accusa formulata dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia gli imputati, nonostante fossero stati sollecitati a fornire agli investigatori ogni elemento utile alle indagini, avrebbero omesso di riportare, nelle loro relazioni, le segnalazioni di soccorso che il 18 gennaio 2017 erano pervenute in Prefettura, in particolare da parte del cameriere Gabriele D’Angelo, una delle 29 vittime. Successivamente avrebbero cercato di nascondere agli inquirenti anche i brogliacci con le chiamate in arrivo.

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