Rigopiano, la Procura: “Gli elicotteri non potevano intervenire”

Pescara. Il mancato ponte aereo per evacuare gli ospiti dell’hotel Rigopiano non è censurabile. L’ha rilevato la procura di Pescara nelle richieste di archiviazione a conclusione dell’inchiesta sulla tragedia.

“Quanto ai più vicini elicotteri della Guardia Costiera di Pescara, risulta la loro inidoneità a volare nelle condizioni meteorologiche di quel giorno, quando furono interpellati per una ricognizione su Rigopiano”, osserva la procura.

“Il non avere preso in considerazione la possibilità dell’evacuazione aerea fu condotta comunque non censurabile in questa sede”, sostengono il procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi, e il sostituto Andrea Papalia, nella parte riguardante i ritardi dei soccorsi.

Sulla questione dell’intervento dei mezzi di soccorso aereo, “le indagini – rilevano i magistrati – non hanno fatto emergere alcuna specifica responsabilità, talché non si è preveduto ad iscrizioni al registro”. “E’ di tutta evidenza che – si legge nella richiesta di archiviazione – in assenza di un imminente pericolo di vita, dato che nessuno paventava che l’hotel potesse essere travolto da lì a poco da una valanga non era in alcun modo pensabile e ragionevole attivare un ponte aereo per evacuare un hotel in piena efficienza a fronte di altre centinaia di abitazioni e locali isolati”.

I magistrati, inoltre, ricordano “che nel marzo 2015, in situazione analoga, fu evacuata una sola persona, una donna bisognosa di cure mediche”. Serpi e Papalia poi si soffermano sulla vicenda della mancata attivazione di una richiesta di intervento degli elicotteri, una volta acquisita consapevolezza del disastro nel Centro coordinamento soccorsi di Pescara, intorno alle 19.30 del 18 gennaio. “Apprestare un modulo di soccorso in grado di affrontare un’impegnativa opera di ricerca e scavo, in ora notturna, senza una ricognizione che escludesse il pericolo di ulteriori valanghe – scrive la procura – presupponeva per la sua stessa operatività l’accesso per via stradale, indispensabile per portare necessarie attrezzature e ripari temporanei. Quindi – sostengono i pm – il non avere optato per un ponte aereo tramite elicotteri appare scelta ragionevole, e di certo non censurabile”.

“Si deve aggiungere che – concludono Serpi e Papalia – laddove fosse stata scelta questa seconda opzione non vi sarebbe stato comunque risultato impeditivo di alcuno dei decessi o migliorativo rispetto alla gravità delle lesioni degli infortunati”.

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