Ricatti on-line con foto e video porno: arrestato un 35enne del pescarese

Pescara. Minaccia di pubblicare foto e video hard in rete di una donna appena conosciuta, ma la Polizia arresta per estorsione il 35enne residente nel pescarese.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Rosangela Di Stefano hanno permesso di scoprire che il giovane, lunedì scorso, dopo aver conosciuto una 48enne su internet, è passato subito a dalle avances, fermamente rifiutate dalla donna, scatenando una richiesta estorsiva.

La donna aveva appena stretto amicizia e avviato una chat con un utente del web, quando si è vista minacciare da quest’ultimo, che asseriva di aver appena creato, grazie ad un particolare software, video e foto che la ritraevano a contenuto pornografico, chiedendo 200 euro per non pubblicarle.

Per rendere più credibile il tutto, lo sconosciuto le aveva fatto credere di far parte di una più ampia organizzazione, capeggiata da un fantomatico boss che, a pagamento avvenuto, avrebbe fatto scomparire per sempre quei contenuti compromettenti. In realtà le foto e i video non esistevano, ma il solo paventarne l’esistenza aveva fatto sprofondare la donna in uno stato di profonda agitazione.

Temendo che il ricattatore fosse veramente in grado di creare artificiosamente e poi pubblicare in rete i contenuti scabrosi, la donna ha deciso di sporgere denuncia in Questura, dove ha raccontato l’accaduto, precisando che l’uomo aveva continuato ad incalzarla, dandole appuntamento in un bar vicino il casello autostradale di Pescara Nord per la consegna dei soldi.

Una volta uscita dalla Questura, la donna si è recata all’appuntamento, sedendosi ad un tavolo del bar con colui che, fino a poco prima, era soltanto un nome. Il 35enne non poteva immaginare però che all’appuntamento, d’accordo con la denunciante, erano presenti anche i poliziotti della Squadra Mobile che, a qualche tavolo di distanza, non appena hanno visto lo sconosciuto ricevere i soldi, sono intervenuti bloccandolo, e arrestandolo con l’accusa di estorsione.

Le indagini proseguono per verificare se l’uomo possa essersi reso autore, in passato, di analoghe condotte fraudolente.

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