Pescara, ‘Un albero per ogni bambino mai nato’: diciotto associazioni contro la mozione Scurti-Andreelli

Pescara. “Si strumentalizza una legge dello stato un ambito ambientale per attaccare la legge sull’aborto”. E’ per questo che un nutrito gruppo di associazioni ha chiesto al Consiglio Comunale di Pescara che l’ha approvata a maggioranza, di ritirare la mozione, presentata dal consigliere del gruppo Pescara Futura, Adamo Scurti, che prevede di piantare un albero per ogni “bambino mai nato”.

“Riteniamo questa iniziativa gravissima e inaccettabile”, continuano le associazioni firmatarie in una nota. “Viene strumentalizzata la legge 10/2013, che testualmente sancisce l’obbligo per i comuni al di sopra dei 15.000 abitanti di individuare aree su cui piantumare un albero “ per ogni bambino nato”, per fini che nulla hanno a che vedere con la tutela e lo sviluppo del verde pubblico. Pescara ha sicuramente bisogno di più alberi, ma soprattutto di adeguata manutenzione di quelli esistenti, e tutto ciò non può essere mascherato strumentalizzando l’esperienza delle donne che compiono una scelta dolorosa, senza il rispetto di tutte e di tutti. Pescara non ha bisogno di amministratori che usino sofferenze private per scalate pubbliche, Pescara non ha bisogno di battaglie contro l’interruzione di gravidanza travestite da altro. Le scelte femminili dovrebbero essere sostenute e garantite piuttosto senza colpevolizzazioni, con più medici non obiettori di coscienza che pratichino un atto sanitario sicuro, difendendo un diritto imprescindibile conquistato dalle donne”.

“Quello che più si rende evidente in tale risoluzione è e la doppia morale di chi mette pesi sui soggetti con maggiori difficoltà sociali contingenti e copre spregevolmente i crimini di uomini e donne che approfittano di una posizione di potere per considerarsi al di sopra di ogni rispetto per l’umanità di ciascuna/o. Fino a quando le donne saranno cittadine di serie B e ci si sentirà in diritto di banalizzare le questioni femminili, fino a quando le donne quasi in solitaria si dovranno occupare della maternità e della cura familiare, fino a quando non si cercherà seriamente di dare applicazione alla legge sull’interruzione di gravidanza 194/78 e permettere a tutte le donne di esercitare liberamente e pienamente le proprie scelte, fino a quando non si cercherà seriamente di risolvere la piaga degli aborti clandestini cui troppe donne senza documenti sono costrette a ricorrere, come donne e come associazioni ci teniamo a ribadire che diffidiamo fortemente di questo “amore per la vita” che non c’è. Suggeriamo”, concludono con durezza, “ai consiglieri di occuparsi della vita (già iniziata) delle bambine e dei bambini vittime della povertà e magari di piantar alberi per quelle creature (già nate) che hanno trovato nel Mediterraneo il loro cimitero”.

Associazioni firmatarie:

Coalizione Civica per Pescara, Coordinamento Donne della CGIL, UDI Pescara, Ananke, La Formica Viola, Mazì Pescara, Jonathan – diritti in Movimento, Arcigay Sylvia Rivera – Chieti, CGIL Pescara, Miladonnaambiente, Galina caminante, Italia Nostra sezione Lucia Gorgoni, Centro di cultura delle donne Margaret Fuller, Associazione MagLab, Associazione Deposito dei Segni, Associazione Arterie Teatro, Alhena, ANPI Pescara

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