Pescara, troppi neonati e poche infermiere nel Nido dell’Ospedale. La denuncia di NurSind

Troppi neonati, pochi infermieri. E’ questa la denuncia del personale del Nido annesso al reparto di Ostetricia nell’ospedale di Pescara.

Con la chiusura dei punti nascita di Penne e Popoli, infatti, le 21 culle che predispone il Nido, non bastano.

“La chiusura dei punti nascita non è stata accompagnata da una riorganizzazione programmatica con aumento dei posti letto presso il PO di Pescara per far fronte alle aumentate richieste. Attualmente il personale è composto da 13 infermieri e 1 puericultrice che risulta insufficiente ad assicurare un’assistenza adeguata per svolgere l’assistenza al raddoppio della presenza dei neonati”, fa sapere Antonio Argentini, segretario provinciale NurSind Pescara, che ha subito accolto la segnalazione del personale ospedaliero.

“Vista l’eccessiva affluenza, le mamme vengono dislocate in 3 reparti diversi pertanto la gestione dei neonati diventa molto difficoltosa e stressante per l’unica infermiera che se ne occupa. Senza considerare che spesso di notte il personale infermieristico del Nido deve accompagnare i neonati ad eseguire esami ecografici di routine al 6 piano in Neonatologia”.

Per tutti questi motivi, il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind, chiede alla ASL Pescara:

  •  l’adeguamento dell’organico infermieristico con la presenza in turno minima dei seguenti numeri di infermieri:turno di mattina n. 4 infermieri, nel pomeriggio n. 3 infermieri e di notte n. 3 infermieri;
  •  prevedere un percorso assistenziale per favorire l’allattamento anche nel turno notturno con il latte materno previo potenziamento del personale addetto;
  • trasferimento dell’UO di Neonatologia dal 6° piano al 4° piano;
  • Pagamento indennità di sub-intensiva al personale infermieristico del Nido.

 

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