Pescara, stalking seriale ai vicini: condannato e subito libero di tornare tra le vittime

Pescara. Comportamento molesto seriale: è quello che il giudice ha riconosciuto al termine del processo a carico di un uomo, residente nel quartiere San Giuseppe di Pescara, accusato di aver aggredito verbalmente e fisicamente i vicini di casa lo scorso agosto.

Il gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio al termine del processo con rito abbreviato, lo ha quindi riconosciuto colpevole di stalking verso 3 donne e di lesioni gravi nei confronti di una di loro.

Il 61enne, originario di Napoli, era finito in carcere e poi ristretto all’obbligo di dimora, scontato a Montesilvano, dopo che, dal 2020, aveva iniziato a litigare con i vicini per motivi legati alla pulizia condominiale. Ben presto, la lite sarebbe sfociata in minacce e violenza, con una donna strattonata dai capelli e colpita con un vaso e un secchio dell’immondizia. Gesti che le hanno causato anche un malore.

Lo stalking seriale gli è valsa la condanna a 10 mesi di reclusione, ma lo sconto di pena per il rito abbreviato potrebbe far si che, ben presto, sia libero di tornare a vivere nel quartiere.

Dopo essersi scusato in aula ed essersi offerto di risarcire economicamente le vittime, il 61enne dovrà frequentare corsi antiviolenza e rispettare alla lettera le disposizioni del giudice, per non tornare nuovamente in carcere.

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