Pescara, scommesse senza licenza e locale aperto in zona rossa: multa da 60mila euro

Pescara. La polizia di Pescara ha posto sotto sequestro, sabato mattina, una sala da gioco, su richiesta del Pubblico Ministero della procura adriatica, accogliendo le risultanze di un’attività investigativa sviluppata nei giorni precedenti dalla squadra amministrativa della Questura.

Nel corso di mirati servizi disposti dal Questore Liguori e finalizzati al rispetto delle normative per contenere il Covid-19, il personale operante, insospettito da un andirivieni di persone in un punto di raccolta per il gioco a distanza, ha accertato che, al suo interno, i titolari, senza essere muniti della prescritta licenza, effettuavano, invece, l’attività di ricezione di scommesse.
I gestori dell’esercizio, oltre che segnalati penalmente, sono stati sanzionati, ai sensi per la violazione delle prescrizioni Anti Covid e per le violazioni della normativa inerente i giochi e le scommesse, per un totale complessivo di oltre 60mila euro.
L’operazione, svolta con il contributo dell’Ufficio Monopoli per l’Abruzzo coordinato dal Gruppo CP-Operazioni della Direzione Generale ADM, nonché con l’intervento della Polizia Scientifica per i rilevi tecnici del caso, ha evidenziato come, anche nella città di Pescara sia presente il fenomeno, già monitorato in altre regioni, riconducibile a di chi, avvalendosi dell’escamotage del punto di ricarica svolge, invero, illecitamente le attività riservate alle agenzie di scommesse eludendo, di fatto, tutte le prescrizioni dettate dalle norme vigenti che, tra l’altro, vietano che vi possano essere sale giochi e locali ad esse assimilati, nei pressi di scuole, ospedali , palestre e chiese, intesi come luoghi sensibili della città.
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