Pescara, processo Mare-Monti: Cantagallo può testimoniare

Pescara. Giuseppe Cantagallo è pienamente capace di prendere parte al processo e di affrontare il viaggio dalla provincia di Trento, dove attualmente risiede, a Pescara: questo il contenuto della perizia effettuata dallo psichiatra Raffaele De Leonardis sul geometra supertestimone del processo Mare-monti, che non è mai comparso in Aula e che finora aveva addotto presunti problemi di salute.

Il processo Mare-monti è nato dall’inchiesta del 2008 sulla mancata realizzazione della variante di 12 chilometri nel comune di Penne.

La perizia è stata depositata questa mattina davanti al tribunale collegiale di Pescara, che ha provveduto a disporre l’accompagnamento coattivo del testimone. Cantagallo, alla vigilia dell’udienza nella quale era stato chiamato a testimoniare, inviò una e-mail all’ex governatore abruzzese Luciano D’Alfonso chiedendogli 130mila euro in cambio del suo silenzio. D’Alfonso denunciò l’accaduto in Procura e Cantagallo finì sotto processo per tentata estorsione.

Anche in questo caso Cantagallo non si è mai presentato in Aula ed è stata disposta una perizia che De Leonardis illustrerà il 4 luglio davanti al gup.

Dopo l’intervento della prescrizione sono rimasti in piedi solo gli illeciti amministrativi, che chiamano in causa le imprese gestite dal gruppo Toto e da Carlo Strassil. Nel frattempo D’Alfonso e Carlo Toto hanno rinunciato alla prescrizione e sono stati assolti in appello.

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