Pescara, Piano gestione rifiuti: “Il Comune è contro gli inceneritori”

In merito a quanto emerso dalla conferenza stampa del sottosegretario alla presidenza della Regione Mario Mazzocca circa le sorti del Piano di Gestione Integrata dei rifiuti della Regione Abruzzo, è necessario fare chiarezza sulle ragioni che hanno portato all’impugnazione da parte del Governo, situazione rispetto alla quale il Comune di Pescara non ha responsabilità e non è artefice di alcun “fuoco amico””. A parlare, l’assessore all’igiene urbana Paola Marchegiani.

“Vero è, invece, che il Piano regionale è stato impugnato per contestazioni di merito e di metodo, che non c’entrano con quanto il Comune di Pescara ha segnalato agli Enti, Regione compresa, circa un pesante problema emerso in sede di approvazione del Piano nella seduta di Consiglio regionale”.

“Nei fatti il Comune ha debitamente segnalato, e lo ha fatto con spirito costruttivo al fine di sostenere una rapida revisione di un grave errore, che in quella seduta, il 12 dicembre 2017, erano stati improvvisamente presentati due emendamenti che triplicavano la distanza minima (da 500 a 1.500 metri) di qualsiasi impianto di trattamento dei rifiuti compostabili dai centri abitati”.

“Va chiarito che gli impianti di compostaggio sono a tutti gli effetti ‘fabbriche dei materiali’, quelle che dovrebbero sostenere quell’economia circolare richiamata nel titolo stesso della Legge regionale con la quale il Piano in questione è stato approvato. Il settore del compostaggio è una delle eccellenze dell’eco-industria italiana ed è una delle concrete alternative all’incenerimento: triplicare così, senza alcuna ragione discussa, le distanze di queste fabbriche dai centri abitati significa, di fatto, renderne quasi impossibile la realizzazione laddove dovrebbero stare e cioè in prossimità dei luoghi dove i rifiuti organici si producono”.

“Per quanto ci concerne, il Comune ha partecipato attivamente al percorso di discussione del Piano regionale, ha voluto che nel Piano si contemplasse la possibilità di realizzare un impianto pubblico per il compostaggio, aerobico o anaerobico che fosse, e si sta fortemente impegnando per realizzarlo insieme agli altri Comuni dell’ambito. L’intento è proprio chiudere le porte agli inceneritori, siamo chiaramente e operativamente contro e, proprio per evitarli, ci stiamo muovendo per realizzare un impianto di compostaggio, l’alternativa concreta all’incenerimento. I nostri appunti sono stati proposti con questo solo e unico scopo e con il buonsenso che un’Amministrazione deve avere nei confronti dei cittadini e a favore di uno sviluppo sostenibile dell’ambiente in cui vivono. Nessun fuoco amico, ma collaborazione costruttiva e responsabile”.

 

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