Pescara, parco depurativo: completamento entro il 2023

Pescara. “Prima della prossima estate l’Aca avrà realizzato le due nuove vasche di raccolta di prima pioggia sul lungofiume dei Poeti e in via Pepe; a settembre partirà anche la terza vasca dell’impianto B0 alla Madonnina; per il 2023 sarà completato l’ampliamento del depuratore di Pescara”.

A dirlo è il presidente della Commissione Ambiente, Ivo Petrelli, a margine dell’incontro durante il quale è intervenuto il Presidente dell’Aca, l’ingegnere Giovanna Brandelli, insieme con il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri per fornire un quadro della situazione sui lavori in corso a ridosso del depuratore, “un impianto di rilevanza fondamentale per una città che punta la propria economia principalmente sul mare e che garantirà finalmente a Pescara un mare sempre balneabile e il mantenimento della Bandiera Blu”, sottolinea Petrelli. “Obiettivo del vertice è stato quello di verificare lo stato dei lavori in corso da un lato per il potenziamento del depuratore, dall’altro per il Parco depurativo, che comprenderà anche le vasche di prima pioggia, opere necessarie visto che tra qualche giorno avremo superato il giro di boa dell’inverno e comincerà il conto alla rovescia per la nuova stagione balneare. Quindi è importante conoscere cantieri, collaudi, opere e prospettive”.

“Parliamo di opere che per una città di mare sono strategiche – ha concordato il Presidente Sospiri -. Consideriamo che la più grande opera strategica del nostro territorio, ossia il potenziamento del nostro depuratore, era un’opera ferma, morta da anni, con sulle spalle un contenzioso per milioni di euro tra l’Aca e le ditte che si erano aggiudicate l’appalto. Al danno si aggiungeva la beffa, con l’incremento degli sversamenti delle acque reflue nel fiume perché il grande problema della nostra rete fognaria è che si tratta di un sistema ‘misto’, dunque il depuratore si trovava storicamente dei picchi di acqua pulita in ingresso. Per superare il contenzioso la Regione Abruzzo ha dovuto rintracciare, grazie al vicepresidente Imprudente, una cifra, un milione di euro, che in realtà non era più nelle disponibilità come ribasso a base d’asta perché la somma era stata reimpiegata per le opere sulla rete depurativa del vastese. Nonostante questo abbiamo reperito il fondo necessario che ha permesso ad Aca di sedersi al tavolo e raggiungere un accordo per sbloccare le opere. Ora il cantiere già in corso ha l’obiettivo di evitare lo scarico attraverso gli impianti di sollevamento e di trattare maggiori quantità di acque, con la realizzazione di una vasca di ossidazione dei fanghi e di un impianto di filtrazione, per intercettare le acque pulite prima dell’ingresso al depuratore, che dunque dovrà bonificare una minore quantità di reflui per eliminare la carica batterica e lo scarico, una struttura grande quanto un campo di calcio”.

Discorso a parte, invece, per il problema della carenza idrica su Pescara, “causato anche dall’assenza di importanti fenomeni nevosi sulla Maiella nei mesi invernali – ha aggiunto il Presidente Petrelli -. L’Abruzzo dispone oggi di un finanziamento complessivo di 140milioni di euro per il rifacimento e l’ingegnerizzazione delle reti, ovvero 50milioni di euro per Pescara e la sua provincia, resta il problema della rete di captazione e di adduttrici che ha il suo cuore all’interno della più grande discarica d’Europa, una condizione che rende difficile il processo autorizzativo ministeriale per l’attivazione di nuovi pozzi così come per il raddoppio fuori terra del Tirino, che ci garantirebbe una disponibilità di 180 litri d’acqua litri al secondo in più, e quindi occorre continuare a premere sui cittadini affinchè installino autoclavi per affrontare i disagi dell’estate, pensando anche ai contributi previsti nel disegno di legge regionale presentato dalla Lega proprio per fornire aiuti per l’acquisto e l’installazione degli impianti domiciliari e che a breve arriverà in aula”.

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