Pescara, nuovi locali della movida al primo piano del mercato di piazza Muzii: “Sfrattati gli artigiani”

Pescara. “Il centrodestra sfratta gli artigiani dal primo piano del mercato di piazza Muzii per far posto a nuovi locali della movida”.

A muovere l’accusa è il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, che afferma: “Dopo aver fatto attendere i legittimi assegnatari per quasi 10 anni, la giunta Masci al governo della città per il primo piano del Mercato di Piazza Muzii rinnega sé stessa e cancella le destinazioni artigianali previste, decidendo addirittura di implementare le attività del mercato con ristorazione e intrattenimento. Questo è contenuto nella delibera approvata lo scorso 21 febbraio dalla giunta di quello stesso centrodestra che fino ad un paio di anni fa difendeva, a chiacchiere, i diritti acquisiti dei 23 artigiani assegnatari dei box, rimasti incastrati nel limbo delle indecisioni dell’allora assessore Cuzzi ed oggi sono messi alla porta proprio da chi quel bando, nel gennaio del 2010, lo aveva emanato”.

“Dopo i roboanti proclami dei rappresentanti della Lega cittadina”” dichiara il consigliere M5S Giampiero Lettere, “che in campagna elettorale vedevano i locali della zona di piazza Muzii destinati a chiudere allo scoccare della mezzanotte per eliminare i disturbi alla quiete dei residenti e contrastare le occupazioni selvagge di suolo pubblico da parte degli esercenti, oggi il centrodestra decide di ampliare il numero di ristoranti e di locali della movida, facendoli aprire proprio all’interno del mercato, con un giro di parole scritte in delibera: struttura per attività commerciali di vendita, nel settore non alimentare, di alto profilo di immagine, implementate con servizi di ristorazione, ossia di somministrazione di alimenti e bevande”, quindi il non alimentare con alimentari e bevande”.

Il M5S, poi, punta il dito contro l’ipotesi di affidare la gestione dell’intero primo piano del mercato ad un singolo operatore privato, “addirittura dando mandato agli uffici di inserire l’intera struttura tra quelle che possono essere messe a disposizione di un gestore privato o persino vendute, il cosiddetto patrimonio disponibile dell’ente”. “Dopo aver speso centinaia di migliaia di euro per la ristrutturazione dell’edificio ed aver fatto attendere piccoli artigiani locali per quasi 10 anni nella speranza di avere un posto in cui lavorare e con cui risollevare le sorti di un’area travagliata giornalmente da risse, schiamazzi, orinatoi a cielo aperto e addirittura da atti di violenza su minori”, incalza la capogruppo M5s Erika Alessandrini, “la giunta di centrodestra decide di privatizzare un mercato pubblico con l’idea di localizzare ulteriori locali serali, dedicati al food and beverage, nella zona di piazza Muzii, con la giustificazione del pubblico interesse. Su quali valutazioni del nuovo contesto si sono basati sindaco ed assessori per giustificare la retromarcia che hanno ingranato? Quali commercianti hanno ascoltato? I residenti già stremati da anni di movida incontrollata sono stati ascoltati? Le tanto declamate regolamentazioni di orari e strutture dehors che dovevano dettare regole certe ai commercianti dove sono?”

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