Pescara, la denuncia di Acerbo: “Un viaggio in ambulanza per i controlli costa 150 euro a un paziente covid”

Pescara. “La Croce Rossa chiede 150 euro per il trasporto in ambulanza dei pazienti Covi deospedalizzati ma ancora positivi che devono tornare in ospedale per visite di controllo”.

Lo denuncia il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, pescarese che ha provato sulla propria pelle il ricovero in ospedale per covid (in foto).
“Se sono autonomi prendono automobile e vanno da soli a fare la visita.  Ma se sono anziani o senza patente hanno bisogno di essere accompagnati ma parenti o amici non possono portarli perché rischierebbero contagio”, riferisce, “Ne so qualcosa perché quando ero positivo in isolamento domiciliare non trovai un’autombulanza che facesse il servizio”.
“Ora ho saputo che ci sono ambulanze disponibili ma che ci sono ambulanze disponibili ma la Croce Rossa chiede 150 euro: mi sembra una cifra spropositata e non alla portata di tutti”, incalza, rivolgendosi all’assessore regionale e alla direzione dell’Asl di Pescara: “Credo che sia dovere della Asl organizzare un servizio di trasporto evitando che i pazienti vengano tartassati. Presumo che il problema ci sia in tutto l’Abruzzo e credo che vadano trovate soluzioni”.
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