Pescara, Confcommercio: “Riaprire Corso Vittorio a doppio senso”

Pescara. “Corso Vittorio Emanuele deve essere immediatamente riaperto al traffico veicolare in entrambi i sensi e deve tornare ad essere cuore pulsante di Pescara e arteria fondamentale per l’intero assetto urbanistico oltre che punto di collegamento fra il nord e il sud della città”.

 

E’ la richiesta avanzata da Franco Danelli, presidente di Confcommercio Pescara, in contrapposizione al “la posizione assunta dal Sindaco su Corso Vittorio dopo che la riapertura a doppio senso alle auto era stata uno dei punti fermi del programma elettorale. Promessa che era stata ribadita di recente in un incontro nel corso del quale era stata data per certa la riapertura prima delle Festività Natalizie”.

“Evidentemente”, chiosa Danelli, “esistono diverse visioni all’interno della Giunta Comunale che però non possono compromettere le sorti dell’economia cittadina. Quello che deve capire la politica è che Pescara è una città che vive di commercio e turismo e che ha quindi bisogno di far arrivare gente nel modo più semplice e funzionale possibile. Questo presuppone una viabilità scorrevole e una notevole disponibilità di parcheggi facilmente accessibili”.

La nostra città non può chiudersi alla potenziale clientela che proviene dai quartieri periferici o dai comuni limitrofi e anzi deve fare di tutto per semplificare l’accessibilità dei veicoli in genere, auto, bici e moto, al centro commerciale cittadino”, prosegue il presidente dell’associazione datoriale, “In questa ottica, inoltre, va immediatamente varato un piano parcheggi che preveda la realizzazione di parcheggi di scambio agli accessi della città, collegati da bus navetta elettrici a tariffe popolari, e la realizzazione di un parcheggio multipiano nell’area di risulta da 5mila posti auto che, secondo il progetto da noi proposto, consentirebbe di togliere dalla circolazione cittadina la gran parte dei veicoli in cerca di parcheggio e costerebbe 10 milioni di euro in meno del progetto da soli 2milaposti presentato dal Comune di Pescara”.

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