Pescara, blitz di Feniello al comizio finale di D’Alfonso

Pescara. Continua la contestazione di Alessio Feniello, padre di Stefano, giovane vittima della valanga che ha distrutto l’Hotel Rigopiano, nei confronti del governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

 

Oggi pomeriggio, Feniello si è presentato dinanzi al cinema Massimo di Pescara, dove si stava svolgendo l’evento di chiusura della campagna elettorale di D’Alfonso per il Senato, cercando di entrare per incontrarlo e contestarlo, reputandolo uno dei colpevoli istituzionali della tragedia che gli ha portato via il figlio.

Non è il primo caso: da mesi, infatti, l’uomo presenzia le manifestazioni pubbliche cercando il confronto acceso con il presidente della Regione.

Poche sere fa, a Montesilvano, la scena si è ripetuta in un hotel dove D’Alfonso era atteso per un comizio: sono intervenute le forze dell’Ordine, sgomberando la sala e bloccando Feniello con la forza.

Anche stasera è stata la Digos ad arginarlo: tutto è stato trasmesso, come anche in precedenza, in diretta Facebook dall’uomo, che alla fine ha desistito minacciando querela nei confronti di chi, a suo dire, gli ha impedito di entrare in un luogo pubblico.

Impostazioni privacy