Pescara, band inneggia alle Brigate rosse: la denuncia entra nel fascicolo di Torino

Pescara. Tra le denunce confluite presso la Procura di Torino che ha aperto un fascicolo sulla band P38 che si ispira alle Brigate rosse, c’è anche quella realizzata a Pescara a seguito di un concerto lo scorso 25 aprile.

I componenti erano stati denunciati per apologia di reato dalla Digos di Pescara dopo l’esposto del figlio di una delle vittime di terrorismo, Bruno D’Alfonso, uno dei tre figli di Giovanni il carabiniere pennese di 44 anni ucciso dalle Brigate Rosse il 5 giugno 1975 nello scontro a fuoco alla cascina Spiotta per la liberazione dell’industriale Vittorio Vallarino Gancia.

Quella di Pescara fu la prima segnalazione agli organi competenti: se il procedimento che riguarda il reato maggiore, ossia apologia di reato, resta a Torino, per gli altri reati si procederà presso il tribunale di Pescara.

Impostazioni privacy