Pescara, allarme smog: Confartigianato contro le domeniche ecologiche

Pescara. Con la centralina dell’Arta che, per tre giorni consecutivi, ha registrato valori di PM10 quasi il doppio oltre il valore consentito, il Comune si prepara alle manovre anti-smog.

La stazione di rilevamento del lungomare sud, la scorsa settimana, ha registrato un picco di 86 microgrammi per metro cubo di Pm10, contro il limite di 50, facendo allertare il Comune, che già medita di anticipare di qualche settimana le tipiche domeniche ecologiche.

Definendole, “soluzioni a medio termine” e “inutili palliativi che non fanno che rendere più caotica la situazione traffico all’esterno del centro cittadino e danneggiare l’economia”, si scaglia subito contro questi provvedimento la Confartigianato Imprese Pescara, che auspica “una soluzione definitiva, come invece accade nelle città del Nord Italia o nei Paesi europei più avanzati”.

“E’ da anni – dicono il presidente provinciale e il presidente della categoria Commercio dell’associazione, Giancarlo Di Blasio e Massimiliano Pisani – che Confartigianato invoca una soluzione concreta alla attuale situazione, attuale e deprimente. Siamo ancora alla fase di sperimentazione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche e, soprattutto, per i mezzi ibridi è prevista solo la riduzione della tariffa dei posteggi, mentre ci sono città più evolute di noi in cui c’è la totale esenzione. La nostra regione, inoltre, ha il triste primato di far pagare ancora il bollo anche su kw elettrici. L’attuale situazione traffico, oramai ingestibile ha i suoi effetti sull’ambiente, con conseguenti problemi di inquinamento”.

“Le ‘Domeniche ecologiche’ e i provvedimenti adottati fino ad ora – proseguono Di Blasio e Pisani – sono da considerare dei semplici palliativi che non risolvono il problema, creano problemi al commercio cittadino e favoriscono solo i centri commerciali. Le aree di risulta sono ancora terra di nessuno ed è difficile incentivare la popolazione a posteggiare l’auto in una zona dove aggressioni e scippi sono all’ordine del giorno. Aree in cui manca una zona riservata alle auto in sosta a lungo termine con abbonamenti mensili ridotti. Non si è più parlato del progetto dei parcheggi sotterranei: sono numerose le aziende che li realizzerebbero a costo zero in base alla logica delle successive concessioni. Così come, in città, manca un sistema di bike sharing. Per fare queste cose non servirebbero grandi investimenti, ma ci dovrebbe essere la volontà politica di relazionarsi con le grandi aziende che offrono servizi di questo tipo”.

“L’elenco delle iniziative, molte delle quali di semplice attuazione, che renderebbero Pescara una vera ‘città 3.0’ è lunghissimo – concludono – Una città che faccia della mobilità sostenibile il suo cavallo di battaglia. Non migliorerebbe solo la qualità della vita dei cittadini, ma si favorirebbe anche la crescita del turismo in termini di presenze”.

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