Pescara, 91 milioni di danni per la grandine: “Ora ricadono sui cittadini”

Pescara. “La ritengo una cosa gravissima perché sicuramente abbiamo vissuto una situazione drammatica che emerge dai numeri relativi ai danni e dalle immagini di quel giorno circolate in tutta Italia. È una questione trattata con una superficialità incredibile che ora ricade sui cittadini”.

Lo dice il sindaco di Pescara, Carlo Masci, a proposito del mancato riconoscimento dello stato di emergenza per la grandinata devastante e per il nubifragio che lo scorso 10 luglio si sono abbattuti su parte dell’Abruzzo. Nel capoluogo adriatico i danni sono stati stimati in oltre 91 milioni di euro.

Il primo cittadino ricorda che si è trattato di “una situazione che non si era mai verificata a Pescara: una grandinata in cui cadevano palle da baseball – sottolinea – a cui è seguita un’alluvione di quelle proporzioni”. “Credo sia stato sottovalutato il fenomeno – aggiunge – Le vittime di questa superficialità sono i cittadini, molti dei quali non erano assicurati. Questo non va assolutamente bene. Ci sono stati realmente dei danni e non capisco come si faccia a dire che non è stata un’emergenza”, conclude Masci.

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