Montesilvano, i commercianti del centro contro i nuovi semafori

Montesilvano. Il commercio del centro di Montesilvano è abbandonato a se stesso dall’amministrazione Comunale: a sollevare la polemica è l’associazione dei commercianti Montesilvano nel cuore, riferendosi alla scarsa illuminazione, alla raccolta dei rifiuti incontrollata e all’errata riqualificazione in generale della zona.

“La situazione del commercio nella città di Montesilvano è diventata drammatica anche su Corso Umberto, soprattutto nel tratto che va dal complesso ex Monti a Viale Europa. Per decenni purtroppo le varie amministrazioni comunali che si sono succedute, non hanno mai pensato di organizzare il centro città in base alla sua vocazione commerciale e nulla è stato mai fatto per adeguare i luoghi a tal esigenza; il grande passaggio di auto in assenza di strategie, non ha prodotto le economie che potenzialmente altri luoghi vicini sono stati all’altezza di sfruttare”.

Così recita una nota dell’associazione, che punta il dito contro il dialogo mancato negli anni con le diverse formazioni politiche presenti in Comune. L’ultimo campanello d’allarme suona per l’annuncio dell’installazione di nuovi TRed.

Le ultime dichiarazioni riguardanti l’installazione di semafori trappole su Corso Umberto I poi, hanno creato forti malumori. In molti sono rimasti basiti perché al posto di opere necessarie per restituire i luoghi al decoro, con un pretesto, si vuole continuare a far cassa sulle spalle dei cittadini (potenziali clienti), riempiendo di angoscia il transito ad ogni semaforo. Ci chiediamo perché tanto accanimento nella zona commerciale e nessun controllo e prevenzione nelle vie prive di semafori. Sappiamo tutti che con il semaforo rosso non passa mai nessuno e la maggior parte delle multe si accertano in quel limbo composto di frazioni di secondo di durata dell’arancione o del cambio di corsia su una segnaletica orizzontale sbiadita”.

Molti tra i commercianti propongono di intraprendere azioni di protesta, anche clamorose “ma noi confidiamo in un ripensamento del Sindaco e della sua giunta che a maggioranza ha votato quest’atto amministrativo”, conclude la nota dell’associazione.

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