Montesilvano, chiede l’elemosina alla stazione: il Comune sotto accusa per la foto su Facebook

Montesilvano. «È una vergogna. L’ennesima notizia diffamatoria diffusa attraverso i social media ».

È la reazione del Vice Sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, alla diffusione su Facebook della foto di un uomo che chiede le elemosina nel sottopassaggio della stazione, diffusa in rete da questa mattina.

«E’ una vergogna – afferma De Martinis – come la tecnologia che dovrebbe essere un supporto virtuoso al lavoro umano, sia invece utilizzato per diffondere notizie o completamente false e diffamanti, o la cui veridicità per pigrizia o ignoranza non sono verificate». Il post, diventato virale sul web, secondo il vice sindaco accusa il Comune di Montesilvano di non essersi adoperato per aiutare l’uomo.

«Il post è stato – riferisce De Martinis – poi taggato a molte persone e condiviso a sua volta, a tal punto che la notizia si è diffusa come un virus in tutta Italia restituendo commenti di indignazione, insulti, minacce e molto altro ancora. Il signore della foto è conosciuto dal Comune e dai servizi sociali. Questi ultimi hanno in carico il caso e gli hanno offerto anche aiuti concreti – continua il Vice Sindaco -. L’aspetto grave della questione è come qualcuno abbia potuto far leva sulla debolezza di uomo per sollevare un polverone mediatico del tutto gratuito. Il risultato di questa penosa messinscena, che mina la credibilità dei social network, è il danno morale che si è creato nei confronti di quella stessa persona che, forse, inconsapevolmente, non poteva immaginare quali conseguenze avrebbe prodotto l’essersi prestato a farsi fotografare. Altro danno, non secondario, è quello che la città di Montesilvano ha subito da questa becera operazione di marketing diffamatoria. Da tutta Italia stanno, infatti, arrivando commenti compulsivi e pesantemente denigratori che, rispondendo solo a bassi istinti, o non verificando quanto false siano certe notizie, puntano il dito su un’Amministrazione che non può dirsi colpevole di alcunché».

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