Coronavirus, Pescara: “A rischio più di mille imprese”

Pescara. “Sono urgenti misure straordinarie da parte della politica a supporto delle piccole e medie imprese che rischiano di non riaprire al termine dell’emergenza Coronavirus. Solo nella nostra provincia sono già più di mille”.

A lanciare l’allarme è Franco Danelli, presidente di Confcommercio Pescara, che spiega. “Da settimane le saracinesche sono abbassate e gli incassi azzerati ma i costi, dagli affitti alle utenze, continuano ad accumularsi.”

“Ogni serranda che resterà abbassata sarà una ferita per il nostro territorio. Per scongiurare questo gli interventi finora varati non sono sufficienti e occorre quindi che si intraprendano senza indugio ulteriori misure più incisive”, propone Danelli, tra le quali:

  • Aumentare da 600 a 1.000 euro per tre mesi il bonus attualmente previsto per le partite iva;
  • Cancellare e non semplicemente sospendere imposte e contributi dei mesi di marzo, aprile e maggio con abolizione del limite di fatturato;
  • Cancellare per il primo semestre tutti i tributi locali (Tari, Cosap, Imu, Imposta pubblicità). In questo i Comuni devono chiedere di essere aiutati dal Governo;
  • Sospendere per il primo semestre e poi rateizzare il pagamento delle bollette delle utenze;
  • Aumentare dal 60% al 100% il credito di imposta sulle locazioni commerciali per almeno tre mesi con tassazione zero per i proprietari che riducono il canone di più del 50%;
  • Facilitare l’accesso al credito a tasso zero con la garanzia dei Confidi mediante contributi in conto interessi statali e regionali.

 “Occorre intervenire con rapidità e decisione se non vogliamo che tante serrande non si rialzino più una volta superata l’emergenza”, conclude Danelli, “Ci aspettiamo che nel Decreto di Aprile possano esserci le cose da noi richieste e che i Comuni e la Regione intervengano con forza presso il Governo per poter ridurre le imposte locali. Non c’è più tempo da perdere. Ne va del futuro di migliaia di imprese”.

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