Coronavirus, l’ospedale di Popoli strategico per Traumatologia e Ortopedia

Popoli. Se l’ospedale di Pescara è oberato a causa dell’emergenza Coronavirus, nel presidio Asl di Popoli si lavora senza sosta per fronteggiare gli interventi richiesti dagli ordinari incidenti nell’intera area della Val Pescara.

Restare in casa causa anche piccoli incidenti domestici che richiedono interventi di traumatologia che il nosocomio pescarese non sarebbe in grado di gestire a causa del contagio tra medici e infermieri nelle 2 ale di Ortopedia del Santo Spirito, dove ben 16 tra medici ed infermieri sono risultati positivi al coronavirus, costringendo la dirigenza a chiudere il reparto.

Così è tornato a essere strategico per il presidio di Popoli, da lungo tempo al centro di grandi polemiche per la paventata chiusura. Al contrario, oggi il presidio della Val Pescara risulta attivissimo, facendo registrare numeri in costante aumento degli accessi per interventi di traumatologia, nonostante gli Ortopedici avevano rinviato tutti gli interventi programmati a causa del Coronavirus

“ Popoli da risposte concrete alla domanda di salute del cittadino anche in un momento di così grande smarrimento a causa della Pandemia in corso. Grazie al direttore del Dipartimento chirurgico della Asl di Pescara i pazienti No Covid hanno avuto la possibilità di ricevere le cure necessarie essendo trasferirti al Santissima Trinità di Popoli”, spiegano in una nota il facente funzioni dell’Unità Operativa, il dottor Palmieri che, coadiuvato dai colleghi Peracchia, Paolini , Marinelli, Terenzio e Visci,, garantisce la piena operatività del nosocomio Popolese.

“In soli 12 giorni 27 sono stati gli interventi eseguiti, per lo più su donne a causa di incidenti prevalentemente collegati a lavori domestici”, prosegue la nota dei medici, che raccomandano, infine “a tutta la popolazione di seguire le regole, stare a casa e avere prudenza in ogni gesto , evitando qualsivoglia manovra pericolosa evitando cosi di intasare il Nosocomio stesso dedito anche alla cura di altre patologie di vitale importanza”.

 

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