Comuni montani: i sindaci del pescarese contro l’Imu sui terreni agricoli

Pescara. L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara prende posizione contro il decreto interministeriale del 28 novembre 2014, che prevede una ridefinizione dell’esenzione Imu sui terreni montani

“Tale decreto, insieme ad un robusto taglio del fondo di solidarietà dei Comuni, prevede l’introduzione dell’Imu su terreni in larga parte incolti o improduttivi, mettendo ulteriormente in difficoltà famiglie già gravate da una pesante pressione tributaria e aggravando la già difficile situazione finanziaria dei diversi Comuni”. È questo il contenuto del documento approvato oggi all’unanimità dall’assemblea dei sindaci, riunita nel pomeriggio nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara, e che ora verrà inviato a tutti i parlamentari abruzzesi “affinché essi pongano in essere, fin da subito, ogni opportuna azione anche di carattere legislativo, teso a eliminare le modifiche introdotte sull’Imu”.

L’assemblea inoltre, ha dato mandato al presidente della Provincia affinchè convochi prima di Natale una nuova assemblea dei sindaci sul tema Imu, cui prendano parte gli stessi parlamentari.

“Comuni come Penne, Alanno e Manoppello, solo per citarne alcuni – ha dichiarato Di Marco – saranno fortemente colpiti da questa decisione ritenuta da tutti noi insensata. Se non si farà nulla per cambiare o cancellare questo decreto, che lo scorso 6 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta, saranno 23 i Comuni del pescarese a perdere lo status di Comuni montani e ad essere costretti, così, ad applicare l’Imu ai terreni agricoli fino ad oggi esenti. Un vero salasso per gli agricoltori, una categoria già così duramente provata dalla crisi economica, dalle calamità naturali (come grandine e gelo inatteso) e da eventi imprevedibili, come quelli che hanno portato all’azzeramento della produzione di olio; ma anche per gli enti e i loro rappresentanti”.

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