Città Sant’Angelo: 30 metal detector donati alla polizia ucraina

Città Sant’Angelo. L’associazione Sos Metal detector Nazionale ets di Citta’ Sant’Angelo ha donato dei metaldetector alla polizia locale di Kiev.

Il presidente Luciano Diletti ha appreso, nell’evoluzione del conflitto, direttamente dai contatti locali, di elementi drammatici che affliggono la popolazione: aree disseminate di mine, ordigni inesplosi e trappole esplosive piazzate sui corpi delle vittime civili.

Avendo avuto la richiesta diretta e per iscritto dalla polizia locale di Kiev di ricevere dei metal detector, ed essendo Sos Metal detector Nazionale un’associazione che utilizza i metaldetector per la ricerca di oggetti metallici, questa realtà ha deciso di unire le forze dei propri associati per un progetto mai realizzato prima: raccogliere metaldetector in tutt’Italia tra i vari appassionati di questa disciplina per inviarli in Ucraina affinché militari e volontari possano bonificare le aree coinvolte.

Sono stati raccolti e già donati circa trenta metaldetector: “Il loro invio e il loro uso è diventato così un sistema per salvare delle vite, per mitigare una minaccia e fare solidarietà attraverso strumenti che fino ad ora nessuna associazione aveva pensato prima”, afferma Diletti..

L’associazione ha ricevuto anche una donazione di medicinali e strumenti ospedalieri dall’associazione Alì Onlus, di cui è presidente nazionale Edoardo Leombruni. Assieme a Gianluca Milillo presidente di Nuovo Saline Onlus di Montesilvano, hanno organizzato due giornate ad aprile per smistare, raccogliere, catalogare, controllare le scadenze ed imballare i farmaci che sono partiti in un tir ucraino e sono già arrivati a Kiev in zone in cui non era giunto ancora nessun aiuto.

“Aderire a queste iniziative dimostra come l’inventiva e lo spirito d’iniziativa dell’Abruzzo, il cuore degli italiani e l’associazionismo attivo può essere un virtuoso esempio d’efficienza nei momenti drammatici”, conclude Diletti.

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