Montesilvano, omicidio Pavone martedì l’incidente probatorio

Pescara. Sarà l’incidente probatorio a fare ulteriore chiarezza sulla morte di Carlo Pavone, l’ingegnere informatico ucciso la sera del 30 ottobre 2013 da un proiettile alla testa davanti la sua abitazione di Montesilvano Colle.

La decisione arriva pochi giorni dopo la morte del 43enne, sopraggiunta dopo oltre un anno di coma. Il gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, ha accolto la richiesta del pm, Anna Rita Mantini, di incidente probatorio per fugare ogni dubbio su quello che ora è ufficialmente un omicidio.

L’udienza si terrà al Tribunale di Pescara il 25 novembre alle 17. In quell’occasione il gip affidera’ al professor Vittorio Fineschi, medico legale, e al professor Massimo Sottini, neurologo, entrambi dell’Università La Sapienza di Roma, l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo dell’uomo e sara’ stabilita la data dell’esame autoptico in regime di incidente probatorio.

Il giorno dell’udienza avranno la possibilità di nominare un perito anche le varie parti coinvolte: la moglie della vittima, il fratello, la sorella e i genitori di Pavone,  e Vincenzo Gagliardi, l’uomo accusato dell’agguato all’ingegnere.

Secondo l’accusa, Gagliardi, attualmente in carcere al San Donato di Pescara, avrebbe atteso la vittima sotto casa e gli avrebbe sparato. L’uomo, impiegato al centro meccanografico delle poste pescaresi, in passato ha lavorato con la moglie di Pavone e con la stessa aveva una relazione sentimentale di cui Pavone era a conoscenza, sebbene sia Gagliardi che la donna hanno sempre negato il presunto legame.

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