Pescara nella sperimentazione del nuovo sierologico anti-covid, Fazii: “A Natale nuovo picco”

“Per Natale ci aspettiamo un’impennata dei contagi, almeno 20-25mila casi al giorno, con più soggetti ospedalizzati e intubati, ma comunque il vaccino ci salverà, perché ha il vantaggio di non farci ammalare gravemente e di non farci morire”.

È quanto emerso quest’oggi nel corso della seduta della Commissione Ambiente che ha visto la presenza del virologo Paolo Fazii – responsabile del Reparto di microbiologia dell’Ospedale civile di Pescara – per tracciare un quadro e un bilancio inerente l’andamento dell’epidemia da Covid-19 che negli ultimi giorni sta conoscendo a livello nazionale una recrudescenza fortissima.

Lo ha riferito il presidente della Commissione Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della seduta della Commissione: “In queste settimane i più colpiti sono i bambini che non possono ancora essere vaccinati, per questa ragione occorre puntare sulla somministrazione della terza dose per continuare a proteggere le categorie fragili, a partire dagli anziani, ossia i nonni”, ha spiegato.

“Purtroppo”, è emerso dalla seduta, “l’arrivo del freddo porterà anche a Pescara a un aumento dei casi, esattamente com’è già accaduto in Austria, Germania, Francia, Gran Bretagna, penisola balcanica e Russia, anche se, pur prevedendo almeno 20mila casi sotto Natale, non avremo la situazione drammatica dello scorso anno. Il nemico in questo momento è la variante Delta, che rappresenta il 95 per cento dei casi registrati, che è più aggressiva delle precedenti, quindi l’unico dato saldo è che il vaccino ci protegge, dunque vanno convinte le persone a vaccinarsi, anche perché è vero che stanno uscendo due nuovi antivirali specifici che verranno commercializzati da inizio 2022, ma è anche vero che i farmaci producono effetti collaterali dunque quegli stessi nuovi medicinali potranno essere somministrati solo nei casi veramente gravi, a rischio di polmonite interstiziale”.

Secondo il dottor Fazii “i vaccini attualmente in uso, ormai solo Pfizer e Moderna, dopo l’uscita di scena di Astrazeneca, non possono dare problemi a lungo tempo, ma i problemi, come lo shock anafilattico, possono presentarsi entro le quarantotto ore e comunque hanno un effetto transitorio, segno anche di una risposta importante del sistema immunitario, anche aritmie, miocarditi e pericarditi, perché il rischio zero non esiste, ma la verità è che da due anni siamo in guerra e se non si arriverà a vaccinare tutta la popolazione, la guerra potrebbe durare anche quarant’anni. Si stanno preparando nuovi vaccini, ma intanto per contenere la diffusione del contagio e una nuova ondata, gli occhi sono puntati sul Natale, chiedendo ai cittadini di conservare un atteggiamento prudenziale, dunque niente festeggiamenti allargati, ma trascorrere le feste solo con i propri congiunti, proprio per compensare il dilagare del virus nell’età pediatrica perché oggi è il mondo della scuola che sta generando nuovi casi”.

Tra i pazienti attualmente in cura, sempre secondo i dati forniti dal dottor Fazii, l’85-90 per cento dei casi è rappresentato da non  vaccinati, il 10-15 per cento da vaccinati (pazienti over-85 o con almeno 5 patologie pregresse importanti come diabete, ipertensione, immunosoppressione).

Nel frattempo il dottor Fazii ha ufficializzato che Pescara è entrata nella rete delle sperimentazioni del nuovo test sierologico convenzionale utile per accertare la correlazione con la presenza reale o presunta di anticorpi neutralizzanti, un test che dunque suggerirà in modo effettivo ed efficace il momento più opportuno per ripetere il richiamo delle dosi.

Impostazioni privacy