Pescara, sit-in contro la sepoltura dei “bimbi mai nati”

Pescara. Un sit-in per chiedere il ritiro del disegno di legge “Riconoscimento e tutela del diritto alla sepoltura dei bambini mai nati”, depositato lo scorso luglio dal capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale d’Abruzzo Guerino Testa, dal consigliere e presidente della commissione Sanità Mario Quaglieri e dal consigliere e sottosegretario alla presidente della Giunta Umberto D’Annuntiis.

Ad indirlo, in occasione della discussione della proposta di legge sulla sepoltura dei “Bambini Mai Nati”, è il collettivo femminista Zona Fucsia di Pescara: l’appuntamento, in contemporanea con la città dell’Aquila, è per giovedì 11 Novembre, alle ore 17, in piazza Unione, all’esterno del palazzo della Regione Abruzzo.

“Nel luglio scorso Fratelli d’Italia ha presentato una pericolosa modifica all’art. 19 della legge regionale n. 41/2012 (Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria) per obbligare la sepoltura dei bambini mai nati”, spiega una nota di Zona Fucsia, “La proposta prevede che per ogni aborto che si verifica prima delle 28 settimane e dopo i 90 giorni, qualora i genitori non provvedano o non lo richiedano, il seppellimento sia disposto dalla ASL in una specifica area cimiteriale.
 Di fatto, quindi, la sepoltura in un cimitero cattolico diventerebbe obbligatoria a prescindere dalla volontà della donna, in quanto o la donna acconsente a fare la sepoltura o la sepoltura sarà comunque effettuata”.

“Il nostro sarà un sit-in per chiedere che si prenda posizione contraria rispetto a questo scempio che calpesta i nostri diritti e la nostra libertà di scelta annientando il nostro diritto all’autodeterminazione”, prosegue la nota, “Piuttosto riteniamo che sia urgente rendere chiari i consensi informati inserendo tutte le eventuali possibilità sul destino del feto o del prodotto del concepimento, che sia necessario garantire la piena libertà di scelta sull’eventuale sepoltura e pretendere l’abolizione di tutti gli accordi tra ospedali e ASL con le associazioni cattoliche”.

Impostazioni privacy