Infezioni San Valentino: 8mila litri d’acqua distribuiti alla popolazione

San Valentino in A.C. Dopo l’Escherichia Coli risultata in alcuni dei campioni fecali prelevati su parte degli oltre 200 cittadini di San Valentino colpiti da gastroenterite, a causa di batteri presenti nell’acqua, il Comune del Pescarese si mobilità per fronteggiare l’emergenza idrica.

Il batterio è termoresistente, per cui l’acqua non può essere usata come potabile nemmeno dopo bollitura. L’acqua può essere usata, come spiega il Comune, per: “Fare la doccia senza ingerire l’acqua ponendo massima attenzione su bambini, anziani e donne in stato di gravidanza; lavarsi le mani purché dopo vengano asciugate molto bene e pulite con gel disinfettante; lavare la biancheria purché venga asciugata bene; lavare i pavimenti; lavare piatti e stoviglie (con lavastoviglie oppure a mano con acqua calda e risciacquati con acqua fredda e amuchina) o in alternativa si consiglia di utilizzare stoviglie monouso; per lo scarico dei water”.

Già ieri l’amministrazione comunale ha provveduto a far giungere nel territorio comunale 8000 litri di acqua destinata al consumo umano, posizionata in quattro serbatoi della capacità di 2000 lt ciascuno.

“I serbatoi – si legge in un comunicato – saranno monitorati per poterli riempire continuativamente in modo da garantire la fornitura costante di acqua. Grazie al supporto fornito dalla Protezione civile di Mosciano Sant’Angelo, sono stati inoltre distribuiti 3500 litri di acqua ad attività economiche ed allevatori”.

“E’ stata altresì avanzata richiesta all’Aca di utilizzare temporaneamente una parte della risorsa idrica (acquedotto La Morgia) di sua gestione, da convogliare alla rete comunale.
Contestualmente – prosegue la nota – il comune sta procedendo a verificare la possibilità di ristabilire l’erogazione dell’ acqua potabile dell’Orfento, adottando le seguenti misure: pulizia delle condotte, estensione e ripetizione delle analisi chimiche su tutta la rete, a partire dalla fonte di approvigionamento fino al punto di erogazione, in modo da consentire una mappatura completa della qualità dell’acqua dell’intero sistema idrico in modo da meglio localizzare l’eventuale punto da cui è partita la contaminazione”.

“Solo a seguito dei risultati delle analisi dei campioni nuovamente prelevati come anzidetto in data odierna a cura del Comune, e di quelli effettuati contestualmente della Asl, si valuterà il ripristino delle condizioni di potabilità ovvero la necessità di ulteriori misure per raggiungerla”, conclude il comune.

Emergenza anche a Scafa, dove dalle ore 11:30 di oggi l’Aca provvederà a distribuire acqua potabile in contrada Decontra nella zona a monte della Chiesa. “Si comunica, inoltre, che l’ACA ci ha assicurato che sino alla fine dell’emergenza provvederà una volta al giorno a distribuire acqua potabile nelle zone interessate”, riferisce il Comune.

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