Pescara, liceo Marconi: Cisl Scuola contro le 3 sedi

“A pochi giorni dall’apertura della scuola lo storico Liceo Marconi di Pescara è ancora privo di una sede. Nonostante si fosse a conoscenza dellrrr’ordinanza di sgombero e del successivo abbattimento della struttura, ad oggi non si hanno ancora soluzioni concrete”.

A sottolinearlo è Elisabetta Merico, coordinatrice cittadina Cisl Scuola AbruzzoMolise, che aggiunge: “Dalle numerose interlocuzioni con gli enti preposti è evidente che non si è riusciti a pervenire ad una soluzione condivisa e rispettosa della complessità della comunità educante del Liceo Marconi. Il tempo massimo è quasi scaduto!”.

“Il Liceo Marconi”, prosegue, “è un istituto articolato in tre indirizzi (linguistico, delle scienze umane ed economico-sociale): 1424 alunni e 160 lavoratori, tra docenti, ATA e personale di segreteria ai quali non è stata ancora prospettata alcuna soluzione definitiva. Ad oggi le 64 classi parrebbero dislocate in 3 edifici diversi, distanti tra loro e neppure sufficienti ad accogliere tutti gli alunni. Inoltre i plessi sarebbero distanti anche dalla presidenza e dagli uffici di segreteria che, come indicato nell’ordinanza di sgombero, verrebbero collocati nel Palazzo della Provincia. E’ del tutto evidente che tali soluzioni, tra l’altro non ufficiali, non garantiscono neppure l’unitarietà degli indirizzi, polverizzando alunni, docenti e l’intera comunità educante in tutto il territorio comunale, con gravissime ed inevitabili ripercussioni (basti pensare agli spostamenti dei docenti, alla mancanza di spazi condivisi, etc.) sulla didattica e sulla qualità degli insegnamenti”.

Cisl Scuola, “pur riconoscendo gli sforzi e l’impegno profuso dalla Dott.ssa Fortunato, Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Pescara, per cercare di dare risposte concrete alla comunità scolastica, esprime infine “forti perplessità sulle soluzioni ipotizzate per l’immediato futuro, – preoccupazione per le mancate capacità organizzative, logistiche e di strategia complessiva in grado di assicurare qualità dell’offerta formativa”, e chiede “l’apertura urgente di un tavolo di confronto tra la provincia, l’amministrazione scolastica e le organizzazioni sindacali, mai coinvolte in questi mesi, per rivalutare le scelte proposte e arrivare ad una soluzione più rispettosa dell’identità del Liceo Marconi, a tutela e garanzia di tutte le persone coinvolte”.

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