Pescara, Liceo Marconi: il Pd porta il caso in Parlamento

Pescara. Una Conferenza Stampa con la partecipazione della comunità del Liceo Marconi, per chiedere rapide soluzioni alla Provincia di Pescara sul caso Marconi, è stata tenuta stamattina dal vice segretario provinciale del Pd, Leila Kechoud⁩, che ha annunciato una interrogazione parlamentare.

“Mentre a livello nazionale, il Ministro della pubblica istruzione indirizza tutta la sua attenzione verso un rientro a scuola sicuro e mette in atto tutte le strategie possibili per evitare un rItorno della DAD – afferma Leila Kechoud – la Provincia di Pescara viaggia invece in senso contrario. Questa mattina Il Partito Democratico ha voluto riunire allo stesso tavolo tutte le anime che compongono la comunità scolastica del Liceo Marconi per fare il punto, vista la situazione di stallo in merito alla collocazione di studenti, docenti e personale scolastico, dopo la decisione di demolire lo storico edificio di Porta Nuova.”
“Abbiamo ascoltato disagi, difficoltà e malessere rispetto alle incertezze sul futuro della scuola dopo due anni scolastici già molto difficili”, ha proseguito Kechoud, “Il Pd sostiene le battaglie del Comitato Quo Vadis anche sui dubbi di legittimità del progetto relativo al nuovo edificio che dovrebbe essere costruito sullo stesso sito dell’attuale. Infatti un dettagliato esposto-denuncia è stato presentato da alcuni docenti del liceo Marconi. La provincia invece continua a non dare risposte e si rischia un’interruzione di pubblico servizio a circa un mese del rientro per il personale scolastico. Se le sedi alternative non fossero idonee per il 13 settembre si tratterebbe di un vero diniego del Diritto allo studio”.
“Il nostro intento – conclude l’esponente Pd – è quello di trasformare la conferenza di oggi in un tavolo permanente che abbia il compito di monitorare nelle prossime settimane le azioni della Provincia; appoggiamo la diffida dei genitori al Presidente della Provincia Zaffiri dove lo invitano a dare delle risposte entro il 30 Luglio e ci impegniamo a  promuovere nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare se la situazione dovesse rendersi necessaria.”
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