Inchiesta Asl Pescara, Mattucci confessa sui soldi a politici. Ciamponi: “Mai preso niente”

Pescara. Ieri è stato ascoltato in procura per diverse ore e oggi ha lasciato il carcere Domenico Mattucci, ex presidente della cooperativa “La Rondine” di Lanciano, indagato nell’inchiesta per corruzione sull’appalto da 11 milioni di euro della Asl di Pescara per l’affidamento di residenze extra ospedaliere.

Un inchiesta, quella che vede Mattucci accusato di corruzione, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, che ha visto consumarsi anche il suicidio in carcere di Sabatino Trotta, primario del Dipartimento di Salute Mentale di Pescara, anch’egli accusato nell’indagine insieme a Luigia Dolce, coordinatrice della cooperativa sociale.

Ai Pm Luca Sciarretta e Anna Benigni, Mattucci avrebbe confessato le dazioni di danaro ad alcuni esponenti politici che, ora, potrebbero portare ad ulteriori sviluppi giudiziari. Di certo, data la concessione degli arresti domiciliari, le parole dell’ex presidente di Rondine, hanno avuto un gran peso. Mattucci avrebbe spiegato che, in questa vicenda, ci sarebbero anche politici compiacenti e ha parlato di un viaggio a Roma con una busta misteriosa.

E dopo la confessione di Mattucci, con una nota si difende il direttore generale della Asl pescarese: “Smentisco categoricamente e nella maniera più assoluta di aver mai ricevuto danaro o altre utilità, né qualsiasi promessa in tal senso dal Dr. Sabatino Trotta. Ribadisco che l’aggiudicazione dell’appalto in favore della Cooperativa SGS e, per essa, dell’impresa esecutrice designata Cooperativa La Rondine è avvenuta nella più totale sconoscenza, da parte dei Dirigenti preposti e del sottoscritto, dei fatti di corruttela che risultano emergere dalle indagini in corso. Preciso altresì che il provvedimento di aggiudicazione e l’accessivo contratto sono stati sottoscritti a seguito di approfondita e rigorosa istruttoria ad opera dei competenti Uffici amministrativi della ASL, con la consulenza di un legale esterno esperto della materia.

“Aggiungo, infine, completa fiducia sull’operato della magistratura”, conclude la nota di Ciamponi.

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