Spoltore, ludopatia: in aumento le richieste d’aiuto

Spoltore. Prosegue l’attività di prevenzione al gioco d’azzardo patologico e aumento, sul territorio di Spoltore,  le persone che chiedono aiuto.

Ben 2280 ore di reperibilità telefonica, 96 ore di sportello d’ascolto, 90 ore dedicate all’aggiornamento e alla chat del portale www.dipendenzadagioco.org; 78 chiamate ricevute al numero 333 9515430 (sempre attivo) e 23 accessi allo sportello di Via Dietro Le Mura, di cui 10 giocatori e 13 famigliari o amici. L’utenza proviene sia da Spoltore che da altre zone della Provincia di Pescara. È il bilancio dei primi otto mesi di attivazione del progetto “E se il gioco non dura poco…”, approvato dall’Amministrazione comunale e promosso dall’Associazione ‘Collegamenti’, con l’obiettivo di accendere i riflettori su un fenomeno ormai sempre più diffuso.

“La campagna di prevenzione e sensibilizzazione al gioco d’azzardo patologico, avviata nel febbraio 2014, sta portando buoni frutti – ha affermato il Sindaco Luciano Di Lorito. Le persone che chiedono informazioni e aiuto sono sempre più numerose. Ora, però, bisogna fare un passo ulteriore per potenziare il progetto, coinvolgendo anche gli esercenti e i rappresentanti delle varie associazioni di categoria, i quali possono offrire un altro punto di vista sul fenomeno in questione”.

“Per frenare l’insorgere del problema, infatti, è necessario proseguire con un’attività di informazione mirata che non trascuri chi opera nel settore del gioco ed è in grado di offrire altri strumenti per approfondire le cause di questa piaga sociale” – ha aggiunto la consigliera con delega alla Sanità Nada Di Giandomenico.

Un’intenzione che si trasformerà in realtà a fine novembre, quando il Comune di Spoltore e l’Associazione ‘Collegamenti’ organizzeranno un convegno aperto alla cittadinanza e agli esercenti del territorio, per fare il punto sulla situazione. Nell’occasione, verrà proiettato in anteprima il video “Stop the game”, realizzato dagli studenti della scuola media ‘Dante Alighieri’ con la partecipazione di alcuni attori professionisti.
“Qualcosa di positivo sta cominciando a muoversi – ha sottolineato il dott. Antonio Maccarone, Presidente dell’Associazione di cui sopra. È bene specificare che, come ogni dipendenza, anche quella del gioco è influenzata da tanti fattori e la risposta da parte dell’utenza non è così immediata. Il percorso delle persone che si rivolgono al centro di ascolto è piuttosto lungo e complesso. Il protocollo del progetto prevede quattro incontri gratuiti con gli esperti dell’associazione, ma sono sempre più numerosi gli utenti che, una volta presa la decisione di voler cambiare vita per sé e per i loro familiari, hanno continuato il percorso con una psicoterapia”.

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