Pescara, in mille per la Maratona dannunziana: polemiche per il rischio Covid

Pescara. Poco meno di mille podisti, oggi a Pescara per la 20esima edizione della Maratona D’Annunziana.

La vittoria nella maratona (42 km) è andata a Nino Di Francesco (Runners Pescara). Prima fra le donne Federica Moroni della Asd Castel San Pietro Bologna.

Nella mezza maratona (21 km) il primo a tagliare il traguardo è stato il barlettano Mimmo Ricatti (Asd Terra dello Sport Napoli) ed ex atleta azzurro. mentre fra le donne ha vinto l’isernina Iolanda Ferritti in forza alla Caivano Runners.

Il via alla manifestazione alle 9.10 è stato dato dall’assessore allo Sport del Comune di Pescara Patrizia Martelli. Presente sul palco balla cerimonia di premiazione anche il sindaco Carlo Masci e l’assessore al Turismo Alfredo Cremonese.

Tutti gli atleti al via erano minuti di mascherina con partenze scaglionate di 50 podisti per volta per il rispetto del distanziamento, ma non sono mancate le polemiche.

“Al di là delle autorizzazioni ricevute, consentire lo svolgimento della Maratona Dannunziana in queste condizioni, nel pieno della seconda ondata di Covid-19, ed anzi promuoverla, è stata una scelta irresponsabile da parte del Comune di Pescara, che ci auguriamo non abbia conseguenze sulla curva dei contagi”, affermano i consiglieri comunali del centrosinistra di Pescara Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli.

“Il mondo dello sport, specialmente quello degli sport minori, sta mostrando una grande maturità ed avrebbe assolutamente compreso che non era il caso di far assembrare migliaia di persone nel centro di Pescara in queste ore così delicate e nevralgiche per il futuro di ospedali, scuole, attività economiche”, proseguono, “La giunta Masci si è mostrata estremamente superficiale in questa occasione, e la Maratona si poteva evitare come tante altre manifestazioni sportive cittadine, non da ultima la maratona contro i tumori al seno responsabilmente svolta in tono minore. In questa occasione è mancata la lucidità da parte del Comune di assumere una decisione a difesa a salute dei cittadini. Una scelta di cui qualcuno dovrà dare spiegazioni”.

(foto di repertorio)

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