Dalla Campania in Abruzzo per la pesca di frodo: 1 quintale di polpi sequestrati dalla Finanza di Pescara

Pescara. Nella nottata di ieri, la Stazione Navale della Guardia di Finanza di Pescara, nell’incessante sorveglianza costiera volta a reprimere ogni tipo di attività illecita, ha sequestrato circa 100 kg di polpi di mare ad un’organizzazione di pescatori di frodo provenienti dalla provincia di Napoli, che da tempo faceva razzia lungo la costa teatina, per rifornire il redditizio mercato nero del pesce in Campania.

L’operazione è frutto di una costante e sempre attenta presenza assicurata anche dal Nucleo Sommozzatori della Guardia di Finanza di Pescara i quali, a seguito di svariati appostamenti fatti in diversi punti della costa teatina e seguendo nottetempo tutti i movimenti dei vari pescatori, riuscivano ad individuare il gruppo di persone intento alla pesca di frodo.

L’intervento di 2 pattuglie è avvenuto nel cuore della notte, quando il bottino di pesca era ormai acquisito, i militari tempestivamente intervenuti hanno potuto verbalizzare i 5 soggetti trasgressori colti in flagrante e sequestrare tutto il prodotto pescato, circa 100 kg di polpi oltre a tutta l’attrezzatura utilizzata.

I 5 trasgressori, sono stati identificati ed a loro carico è stata elevata una sanzione amministrativa pari a circa 23mila euro.

Tutto il prodotto ittico veniva sottoposto a sequestro e, dopo i controlli sanitari, è stato devoluto in beneficenza a vari enti caritatevoli e alla Casa di Riposo per anziani Santo Volto di Montesilvano.

Tale operazione si inquadra nell’ambito dell’attività di polizia economico-finanziaria propria della Guardia di Finanza; per il prodotto pescato lungo la costa chietina e consumato anche in altre regioni, non esiste alcun documento contabile, e pertanto trattasi di operazione economica sottratta ad ogni forma di imposizione fiscale con guadagni illeciti che possono aggirarsi, per la sola nottata, a ben oltre i 2.000 € non soggetti a tassazione

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