Pescara, nuove tariffe Aca. Rifondazione Comunista non ci sta: “Scandalo indifendibile”

Pescara. Il Partito della Rifondazione Comunista di Pescara ha convocato per domani, giovedì 6 agosto, una conferenza stampa per discutere della gestione dell’acqua (e dell’aumento delle tariffe) ad opera di Aca Spa.

Questo, secondo Rifondazione, è il disegno della società acquedottistica: “perdite idriche 9 volte il valore ottimale e 16 milioni di euro di morosità da recuperare con una percentuale annuale doppia (tra il 13 e il 14%) rispetto a quella standardizzata (7,1%)”.

Abbiamo ereditato una rete idrica e fognaria in pessimo stato. Le mancate manutenzioni hanno fatto sì che le perdite ci venissero sanzionate dall’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – Giovanna Brandelli, presidente dell’Aca, si riferisce a Donato Di Matteo, attuale membro del Cda e vice presidente e poi presidente dell’Aca dal 1994 al 2005?. Con la Ticsi”, prosegue la nota di Rifondazione, “attraverso formule astruse di matematica finanziaria le Spa dell’acqua scaricano sugli utenti: morosità non riscossa, mancati introiti e financo le maggiori spese causate dall’emergenza Covid: scandaloso! Profitti garantiti per i gestori, aumento delle bollette e nessun controllo sulle perdite idriche”.

E ancora: “L’Aca Spa è in concordato preventivo in continuità aziendale con decreto 45/2013 del Tribunale di Pescara fino al 2022. Libri in tribunale e debiti frutto della malagestione del partito dell’acqua che come Rifondazione e Forum H2o non abbiamo mai smesso di denunciare, tra scandali, inchieste e arresti. Invece di provvedere alla ripubblicizzazione cancellando una volta per tutte le Spa dell’acqua si continuano a scaricare sulle bollette dei cittadini tutti i buchi di gestione, con una rete colabrodo e acqua razionata in decine di comuni. Una situazione indifendibile! Perché PD, M5S e destra continuano a bloccare la legge proposta dal Forum dei Movimenti per l’acqua per dare piena attuazione del vittorioso referendum del 2011? L’acqua è un diritto non una merce! Fuori i profitti e la cattiva gestione dalle bollette!”.

Alla conferenza stampa di domani interverranno Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE Pescara; Corrado Di Sante, segretario provinciale PRC-SE Pescara e Piernicola Papa, segretario circolo PRC-SE Manoppello.

E l’UDC dichiara guerra sull’aumento delle tariffe. “Apprendo con meraviglia la decisione dell’Aca, nell’ambito di una riorganizzazione del servizio, di aumentare il costo delle bollette dell’acqua che vorrei ricordare è un bene primario. Una cosa grave e che combatteremo in ogni modo, sui tavoli della politica e se necessario scendendo in strada a manifestare sotto la sede del Consorzio Acquedottistico”. Lo dichiara il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che sottolinea come “al di là delle dichiarazioni di facciata e degli artifizi comunicativi, in un momento storico come questo ci saremmo aspettati ben altre decisioni da parte dell’Aca che, da una parte realizza chiusure seppur concordate, per risparmiare e ridurre i consumi della risorsa idrica e dall’altro aumenta le bollette. A poche settimane dalla fine del Lockdown e in un periodo storico come questo, con tante persone in difficoltà, molti senza più lavoro e tanti altri in attesa ancora della cassa integrazione, cosa fa, decide di ricorrere ad un aumento delle bollette. Una decisione incomprensibile e che cozza fra l’altro con le rateizzazioni che la stessa Aca è costretta a fare perché molti cittadini non sono in grado di pagare. Questi ulteriori aumenti non faranno altro che far crescere rateizzazioni e utenti morosi, andando ad incidere anche sui conti di Aca per cui mi auguro vivamente che ci sia un ripensamento ed un passo indietro al fine di andare incontro ai tanti cittadini in difficoltà e che già oggi hanno grande difficoltà a pagare le bollette dell’acqua bene primario”.

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