Pescara, speculazione sulle mascherine anti-covid: citate in giudizio le due farmacie

Pescara. Prima citazione a giudizio in Italia per gli speculatori del Covid, che avevano aumentato illegittimamente i prezzi in piena emergenza sanitaria: a denunciarli in Procura è stato il Codacons.

Sotto accusa  dopo l’accoglimento della denuncia presentata dall’associazione dei consumatori che ha portato ora il Pm Andrea Papalia a disporre la citazione diretta a giudizio dinanzi al Tribunale di Pescara, la società titolare di due parafarmacie a Pescara, una in viale Pepe e una seconda in via del circuito.

In base al decreto di citazione diretta della Procura di Pescara, la società dovrà rispondere del reato di manovre speculative su merci “per la vendita di prodotti e dispositivi di prima necessità per la prevenzione e la riduzione di rischi di diffusione del contagio a prezzi esorbitanti, applicando ricarichi fino al 2900% e, segnatamente, mascherine rigide antismog con ricarico del 2900%, guanti in lattice con un ricarico del 325%, mascherine del tipo FFp1 con un ricarico del 240%, gel igienizzante da 75 ml con un ricarico del 350% e disinfettante da 500 ml con un ricarico del 575%, compiuto manovre speculative su merci e prodotti di prima necessità, in modo atto a determinare anche il rincaro nel mercato interno”.

Il Codacons, che è parte offesa nel procedimento in rappresentanza della collettività dei consumatori, invita ora tutti i cittadini che abbiano acquistato presso i due punti vendita prodotti oggetto di rincaro a rivolgersi all’associazione, per chiedere il rimborso dei soldi spesi e il risarcimento dei danni morali subiti.

Per informazioni e assistenza info@codacons.it e tel. 89349955.

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