Un ufficio operativo mobile per la polizia municipale di Pescara

municipale Jumper4Pescara. Presentato questa mattina il nuovo mezzo mobile già di supporto alla Polizia Municipale di Pescara nell’ambito del monitoraggio e tutela del territorio. Si chiama Jumper, a metà fra un camper e uno studio mobile, super attrezzato con strumentazione e arredo di avanguardia, tali da permettere una serie di rilevazioni direttamente su strada.

“Questo mezzo è un vero e proprio ufficio mobile – ha sottolineato l’assessore alla Polizia Municipale Adelchi Sulpizio – Perché fa attività dentro i quartieri. Il nostro compito è arrivare ovunque ci sia possibile, a tale fine abbiamo aumentato di 7 il numero di pattuglie su strada, vale a dire 14 vigili in più in giro per strada, sottolineo, per attività di controllo, non per sanzionare i cittadini. La priorità è la presenza sul territorio, non fare cassa”.

Il mezzo è costato circa 65.000 euro, è dotato di strumentazioni per fare accertamenti amministrativi sulle assicurazioni, è dotato anche di un etilometro, un drug test e telelaser, strumentazioni di controllo per la sicurezza stradale. E’ già attivo da un paio di giorni e si muoverà in tutti i quartieri cittadini, “nelle zone più sensibili”, ha spiegato l’assessore, “come la Riviera in questo periodo, come lo saranno quelle della movida, con la fine dell’estate”.

 “L’idea che ci accompagna”, ha proseguito Sulpizio, “è quella di un controllo percepibile, fra le cose che ci piacerebbe ripristinare, ad esempio c’è anche il vigile di quartiere, perché aiuta a riallacciare un rapporto di dialogo che in una città è indispensabile per intervenire quando e dove serve in modo tempestivo. Oggi tutto questo lo possiamo fare anche attraverso questo mezzo che ci consentirà anche di reperire più unità da togliere dagli uffici e rimettere in strada a supporto dei cittadini. In tal senso ho chiesto un impegno al comandante Maggitti che sta dando i primi risultati. Vogliamo ripristinare un rapporto collaborativo con la cittadinanza, dando il nostro contributo di prevenzione e repressione quando serve”.

“Abbiamo già anche un altro mezzo, il Jumpy, più piccolo”, ha concluso Adelchi Sulpizio, “che utilizzeremo per coadiuvare l’azione di monitoraggio anche sociale del territorio che è cominciata con questo studio mobile”.

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