Pescara, aggressione omofoba: Comune parte civile

Pescara. “Il Comune di Pescara si costituirà parte civile nel procedimento contro gli aggressori al giovane, non appena essi saranno identificati e assicurati alla Giustizia, secondo quanto premesso, assicurato e garantito dal sindaco Carlo Masci in sede di Consiglio Comunale e prima della votazione dell’ordine del giorno”.

A spiegarlo in una nota è il Comune di Pescara “col solo fine di ripristinare la verità fattuale e una corretta informazione, in questi giorni in ombra rispetto a prese di posizione e a commenti critici che denotano la scarsa o nulla conoscenza dei fatti comunque comprovabili documentalmente per averne riscontro e riprova”.

Dal municipio viene fornita anche la registrazione consiglio comunale in cui è stata espressa tale posizione (clicca qui e vedi) come replica alle polemiche scoppiate, anche sui media nazionale, dopo le reazioni all’aggressione della scorsa settimana.

“È pertanto destituita di ogni fondamento logico, giuridico, politico e fattuale – si sottolinea ancora nella nota – quanto ossessivamente ripetuto e riportato sugli organi di informazione in merito a una presunta e fantascientifica volontà contraria del Comune. Di autentico c’è solo la falsità di questa affermazione. Il sindaco di Pescara è stato il primo a condannare pubblicamente e inequivocabilmente l’accaduto e purtroppo anche l’unico ad aver fatto visita in ospedale al ragazzo vittima del branco, a riprova della vicinanza personale e della città da lui rappresentata. Al giovane è stata testimoniata una solidarietà incondizionata e concreta che prevede persino l’offerta di cure mediche e l’assistenza legale”.

“Di fronte a una vergognosa campagna mediatica di disinformazione – si aggiunge nella nota – è il tempo di precisare ogni punto di questa squallida vicenda, a partire dall’altra falsissima affermazione che il Comune avrebbe negato la Nave di Cascella. Si ripete e si ribadisce che in data 16 giugno, come da atto protocollato, gli organizzatori avevano richiesto la concessione di una delle tre aree da essi stessi individuate. La Madonnina del Ponte del mare, concessa senza problemi dal Comune, era stata indicata dagli stessi organizzatori e da essi stessi pubblicizzata sul web”.

“Insistere con movimentismi demagogici e con iniziative estemporanee contro questi fatti – si conclude nella nota – per cercare una via autonoma di visibilità e di strumentalizzazione politica, denigrando istituzioni e città in maniera invereconda, oltre a offendere la verità, rende un pessimo servizio anche al desiderio del ragazzo di dimenticare al più presto questa brutta avventura, sapendo già su chi poter contare nelle fasi successive. Il Comune farà la sua parte come ha sempre fatto, e così il suo sindaco Carlo Masci”.

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