Filovia Pescara-Montesilvano, inammissibili i ricorsi al Tar: ‘Nessun allarme diffuso’

filoviaPescara. Sono stati dichiarati entrambi inammissibili i due ricorsi riguardanti la filovia presentati al Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo, sezione staccata di Pescara, dal Wwf e da alcuni residenti.

Nel mirino dei ricorrenti la verifica di assoggettabilita’ a Via effettuata dalla Regione Abruzzo con il Comitato di coordinamento di valutazione di impatto ambientale. Nello specifico, secondo i ricorrenti lo screening andava fatto in sede di progetto preliminare e quindi prima dell’esecuzione dei lavori.

Il Tar evidenzia che sul piano amministrativo “la procedura appare essere ancora interlocutoria” e che “le opere tutte progettate devono completare il loro iter procedimentale che indica, come passaggio, lo screening per la Via”. I giudici amministrativi sottolineano poi che “alla natura non conclusiva di tali atti, si unisce anche quella che e’ una palese carenza di interesse, non potendosi vantare, trattandosi di aspetti potenziali, alcuna attuale ed effettiva lesività, che, invero, non viene affatto indicata”.

Nel verdetto pronunciato dal tribunale, infine, si evince “come la fascia territoriale in questione interessa le cotta’ di Pescara e Montesilvano, per un lungo tratto chilometrico, con migliaia di abitanti, mentre il ricorso e’ stato azionato da 16 residenti, di cui 13 di Pescara e 3 di Montesilvano, lasciando fuori gran parte degli abitanti delle due cittadinanze. Si puo’ opinare che vi sia una generalizzata indifferenza al problema, oppure che il fatto non ha suscitato quell’allarme diffuso avvertito agli istanti”.

TESTA: PROTESTE FUORI TEMPO MASSIMO

“Le due sentenze del Tar che hanno dichiarato oggi inammissibili i ricorsi che riguardano la realizzazione della filovia sulla strada parco confermano cio’ che ho sempre sostenuto: vale a dire la bonta’ dell’iter finora seguito e dell’opera in quanto necessaria per snellire il traffico nell’area metropolitana”. Lo afferma in una nota il capogruppo di Ncd in Consiglio comunale Guerino Testa in merito alle sentenze odierne sull’infrastruttura emesse dal Tribunale amministrativo regionale, sezione staccata di Pescara. “Innanzitutto va detto – osserva Testa – che questo tipo di contestazione arriva fuori tempo massimo, ad opera gia’ in corso di realizzazione, e poi il ricorso da parte di alcuni cittadini interessati non puo’ ledere la stragrande maggioranza degli utenti che nella filovia avrebbero un mezzo di trasporto nuovo, veloce, alternativo all’auto privata e in grado di coprire un’ampia porzione di citta’”.Testa ricorda inoltre di essere stato sempre favorevole alla filovia “poiche’ si tratta di un mezzo che andra’ a decongestionare il traffico e a migliorare i collegamenti tra Pescara e Montesilvano. Ritengo infine che sia assolutamente necessario andare avanti con il completamento dell’opera su altre direttrici e verso altre direzioni, in modo da abbracciare un’area ancora più ampia e che vada incontro alle esigenze di spostamento di migliaia di cittadini-utenti. Auspico che d’ora in avanti ci sia un atteggiamento maturo da parte dei cittadini e delle istituzioni per evitare che si ripeta un’altra vicenda simile a quella “infinita” della realizzazione della Tav”, conclude il consigliere.

RUSSO (GTM): NESSUN DANNO AMBIENTALE, AVANTI TUTTA

“Il Tribunale amministrativo ha, di fatto, confermato le tesi che la Gtm ha sempre sostenuto. Nessuno degli enti a cui e’ stato presentato ricorso fino ad oggi si e’ opposto all’intervento, per cui avanti tutta”. Esulta il presidente della Gtm Michele Russo dopo aver appreso del pronunciamento del Tar, e sottolineache per la giustizia amministrativa “non c’e’ un danno ambientale, e il Comitato Via potr occuparsi della valutazione alla conclusione dell’opera per capire se le prescrizioni sono state eseguite. Emerge anche quanto sia inesistente l’allarme sociale su questo intervento. Il numero dei ricorrenti e’ esiguo e, rispetto all’estensione dell’opera, tra Pescara e Montesilvano, rappresentano una scarsa minoranza che difende solo il proprio giardinetto sotto casa”. Guardando indietro Russo fa anche un rapido excursus di tutti i ricorsi presentati contro la filovia, “all’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici, alla Commissione europea, al Comitato Via e poi al Tar, oltre alle denunce penali (si attende ancora di sapere se si procedera’ all’archiviazione). Fino ad ora nessuno si e’ espresso in maniera ostativa, a parte alcune prescrizioni del Comitato Via”. C’e’ poi una valutazione politica su chi si e’ sempre battuto contro l’intervento in corso. “Il no alla filovia – conclude Russo – e’ stato il cavallo di battaglia di tre persone, nell’ultima campagna elettorale, e cioe’ Loredana Di Paola, Mario Sorgentone, e Maurizio Acerbo, ma nessuno di loro ha ottenuto un consenso significativo”.

 WWF: REGIONE SOSPENDA I LAVORI

“Esprimiamo soddisfazione per l’attesa sentenza del Tar. Chiariamo che il ricorso (WWF e Carrozzine Determinate) e’ stato giudicato inammissibile sul profilo della lesivita’ in quanto l’atto oggetto del ricorso non e’ un atto conclusivo. Dal provvedimento giudiziario si evince con chiarezza che le opere devono ancora completare il loro iter procedimentale ed e’ necessario lo screening Via”. Lo dichiara in una nota Loredana Di Paola, esponente del WWF e della lista L’Altra Citta’ Pescara, commentando la decisione del Tar relativa alla filovia. ” Il provvedimento impugnato quindi e’ un mero atto procedimentale che – prosegue – non esaurisce le valutazioni che devono essere fatte dal Comitato regionale. E’ ovvio che se l’atto impugnato non ha natura definitiva difetta di lesivita’ con conseguente inammissibilita’ del ricorso. Tuttavia trovano ragione tutte le osservazioni svolte dai ricorrenti. A questo punto – sostiene Di Paola – risulta altrettanto evidente che i lavori attualmente in essere sono privi di un valido titolo difettando di Valutazione Ambientale e devono essere necessariamente sospesi. Nella sostanza la vicenda torna nelle mani della Regione Abruzzo e della sua nuova amministrazione che ha il compito di fermare i lavori (che sono proseguiti illegittimamente) e ultimare le Valutazioni Ambientali di competenza fornendo chiare risposte alle criticita’ da sempre rappresentate dalle associazioni e dai cittadini. Chiaramente se la Regione non interviene immediatamente saremo costretti a inoltrare un esposto alla procura diretto all’ottenimento del blocco dei lavori”.

PRONTI A NUOVI RICORSI

Non esclude nuovi ricordi Maurizio Acerbo, ex consigliere comunale e regionale di Rifondazione che ha da sempre capeggiato la battaglia No-Filovia. ” Il pronunciamento del TAR sui due ricorsi, assai diversi tra loro per quanto riguarda i motivi”, afferma in una nota, “merita un’attenta lettura. Va chiarito che nel merito il TAR conferma quanto abbiamo sempre sostenuto e non si ravvede nella sentenza alcun giudizio positivo sulla legittimità dell’iter come vogliono farci credere Russo e Testa. Rimane l’amarezza di constatare come sia andata avanti un’opera così costosa nonostante le palesi irregolarità procedurali. Infatti, come ben chiarisce il Tar e già hanno chiarito i periti della Procura e la stessa Unione Europea, l’opera si sta realizzando senza prima essere stata sottoposta a valutazione ambientale. Siamo di fronte di nuovo a una situazione paradossale: i lavori vanno avanti come scrive il Tar senza un “provvedimento espresso concludente” e “le opere (…) devono completare iter procedimentale che indica come passaggio lo screening per la VIA”.
“Confido che Regione e Comune intervengano per la dovuta sospensione dei lavori. Comunque non escludo”, conclude Acerbo, “di presentare un nuovo esposto all’autorità giudiziaria dato che anche il Tar attesta che si sta continuando con un’opera priva di titolo autorizzatorio”.

 

 

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