Pescara, a luglio torna la Snav per la Croazia

Pescara. Torna il traghetto per la Croazia: da metà luglio la Snav attraccherà nuovamente nel porto pescarese, dopo il ripristino dei fondali insabbiati dal mancato dragaggio. Ieri la missione di Mascia a Napoli, i portuali soddisfatti: “Adesso il piano regolatore”.

 Positivi i test delle scorse settimane, quando una petroliera russa è entrata e uscita dal porto di Pescara senza nessun intoppo. Positivo, dunque, l’esito dell’incontro tenuto ieri a Napoli tra il sindaco Albore Mascia e i vertici della Snav: la compagnia navale ripristinerà il collegamento turistico con la Croazia a partire dalla seconda metà di luglio.

Finisce, così, per gli operatori turistici pescaresi un incubo iniziato nell’estate del 2010, quando i traghetti abbandonarono il porto dannunziano a causa dell’insabbiamento dei fondali non dragati da anni. Tutto da studiare, però, il nuovo corso del collegamento Pescara-Hvar: si pensa a una tratta giornaliera, così come il Comune potrebbe farsi carico della spesa relativa alle navette che scorterebbero i passeggeri dalla stazione marittima (in degrado, quindi da ristrutturare) e la darsena di approdo.

Al contempo, bisognerà tornare a intavolare gli sviluppi economici dell’affare, coinvolgendo Confindustria e Camera di Commercio. Soddisfatto, ovviamente, l’ambiente portuale. Il pilota del porto, Leonardo Costagliola, si fa portavoce di tutto il comparto occupazionale coinvolto nel ritorno delle grosse navi a Pescara. “Salutiamo con favore”, dice, il ritorno nel porto di Pescara dell Snav che garantirà i collegamenti con la Croazia a partire dal prossimo mese di luglio. E’ auspicabile che il medesimo impegno che le Autorità hanno profuso per ripristinare la linea storica con l’altra sponda dell’adriatico, venga adoperato per sbloccare finalmente la situazione del Piano Regolatore Portuale che – lo ricordiamo – da più di un anno giace nei cassetti della Regione Abruzzo”. “Solo in questo modo” ,conclude Costagliola – sarà possibile garantire lo sviluppo presente e futuro dello scalo pescarese”.

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