Documenti in formato digitale: al via l’accordo tra Provincia, carcere di Pescara e cooperativa Alfachi

Pescara. Prende il via il progetto di de materializzazione che vede coinvolti Provincia, casa Circondariale di Pescara e la cooperativa Alfachi.

Saranno 40mila i fogli che, da cartacei, verranno così convertiti in formato digitale all’interno del carcere. L’attività durerà circa due mesi.
Con questo nuovo progetto l’ente avrà la possibilità di avviare la dematerializzazione anche per i documenti conservati nell’archivio “statico” e per il quale non si dispone ancora della versione digitale.

L’accordo coinvolge 10 detenuti della casa Circondariale che hanno seguito un corso di formazione ad hoc durato un anno.

Nel complesso questa attività consente di rendere maggiormente efficiente l’amministrazione, attraverso la gestione informatica documentale e la razionalizzazione dei flussi documentali; di garantire la disponibilità della versione digitale dei documenti, rendendo più facile il ricorso all’invio di documenti tramite posta elettronica semplice e certificata, consentendo anche l’invio mediante raccomandata online ai privati cittadini, non provvisti di Pec.

Il progetto inoltre permette una maggiore rapidità nell’esecuzione di ricerche, rapidità nell’inoltro dei documenti agli uffici interessati, migliora la trasparenza dell’azione amministrativa, consentendo ai cittadini e alle imprese di avere accesso allo stato di avanzamento delle proprie pratiche ed ai relativi documenti, oltre che alla consultazione degli atti amministrativi da qualunque postazione, anche remota.

Permette anche di risparmiare sulle spese postali (fino al 41%), sull’acquisto di carta e toner per stampanti e fotocopiatrici e di ridurre gli spazi necessari per l’archiviazione dei documenti.

“Senza tralasciare – sottolinea il direttore del carcere Franco Pettinelli – il grande valore sociale del progetto in quanto consente al gruppo di detenuti, sotto la guida della cooperativa Alfachi diretta da Francesco Lo Piccolo, di poter realizzare il loro progetto lavorativo. Detenuti che hanno seguito un percorso di formazione per la lavorazione dei documenti cartacei in file”.

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