Pescara, rapina in via Piave: colpo fallito ma sono due i feriti, un arresto

Pescara. Rapina in via Piave, a Pescara. In base ad una primissima ricostruzione un rappresentate orafo e un suo dipendente sono stati aggrediti da due persone. Una o entrambe le vittime sono rimaste ferite dopo l’aggressione. I rapinatori avevano una pistola scacciacani.

Non e’ chiaro se siano stati esplosi dei colpi a scopo intimidatorio. La polizia, che si sta occupando del caso, sta controllando delle persone.

Il colpo non e’ riuscito. I rapinatori non sono stati in grado di prendere alcunché e le vittime sono rimaste entrambe ferite. Una si sta facendo medicare sul posto, l’altra in ospedale. E’ stato trovato un bossolo, dal personale della questura intervenuto immediatamente, per cui di sicuro ne e’ stato esploso uno, se non di piu’. La polizia ha fermato una persona, che ritiene coinvolta nel violento tentativo di rapina.

ARRESTATO UNO DEI RAPINATORI

Si chiama B.T., 26 anni napoletano, uno dei giovani che nella tarda mattinata di oggi hanno tentato la rapina nel pieno centro della città, arrestato subito dopo dal personale della squadra volante, diretto da Alessandro Di Blasio Le vittime sono il titolare di una ditta di preziosi di Vicenza, un indiano, e il suo dipendente, che verso le 12.45 sono usciti dalla gioielleria Gemmy (con cui avevano appena rinviato un incontro al primo pomeriggio). Avevano una borsa con il campionario, per un valore di 400mila euro. In quegli istanti, dice la polizia, si avvicina il napoletano con una pistola in mano, con l’intenzione di prendere la borsa che i due stavano caricando in auto, e spara un colpo di pistola in aria. Nasce una colluttazione e il titolare della ditta di gioielli cade a terra e viene colpito con il calcio della pistola (sara’ poi medicato in ospedale dove viene giudicato guaribile in 12 giorni). Il rappresentante lo supporta ma il rapinatore continua a picchiare e poi fugge via, lasciando la pistola sotto l’auto, dove e’ caduta nel parapiglia. Chiama in aiuto un complice che compare su un motorino blu, senza casco, ma avendo capito che la situazione si e’ complicata il conducente fugge via, verso via Muzii. Nel frattempo esce dal negozio il titolare della gioielleria, che ha da poco incontrato i due rappresentanti rinviando l’appuntamento al pomeriggio. Avendo sentito il colpo di pistola dice alla moglie di avvisare la polizia e esce in strada, dove assiste a una parte della colluttazione e comincia ad inseguire, con due cittadini, il rapinatore in fuga. All’altezza di corso Umberto il napoletano viene intercettato dalla polizia e viene bloccato. E’ stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata dall’uso di armi. La pistola e’ una scacciacani. Si cerca il complice.

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