Alluvione Pescara, esondazione del fiume: allagamenti ed evacuazioni VIDEO

pescarafiumePescara. A seguito della esondazione del fiume Pescara, che ha invaso le golene nord e sud, è scattato, da parte del Comune di Pescara, l’ordine di sgombero di tutte le attività produttive che insistono, a Pescara, a ridosso del corso d’acqua, con l’evacuazione anche delle famiglie che abitano al pianterreno di via Aterno e via Raiale. Tanti cittadini stanno trovando una sistemazione autonoma presso parenti e amici, e molti altri si sono mostrati restii a lasciare le proprie case.

A prelevarli sono stati i pullman messi a disposizione dalla Gestione Trasporti Metropolitani, e al PalaRigopiano viene garantita l’assistenza necessaria, con brandine, coperte e pasti caldi. Dalla Protezione civile Regionale, annunciano dal Comune, è arrivata una nuova segnalazione di allerta meteo per la giornata di domani, con rischio di nuovi allagamenti e di piene fluviali con possibili fenomeni di tracimazione o rottura degli argini (anche se le condizioni meteorologiche sembrano migliorare e per domani non dovrebbe piovere=. Dunque gli amministratori comunali lanciano l’invito “a non uscire di casa, salvo casi di reale e improrogabile necessità, evitando comunque aree a rischio e sottopassi e utilizzando ogni forma di tutela per la propria incolumità. Il Centro operativo comunale, allestito nel Palazzo comunale, resterà aperto tutta la notte raggiungibile al numero 085.4283874”.

E’ stato sgomberato il canile di via Raiale, mentre gli animali sono stati trasportati allo Stadio Adriatico-Cornacchia. In serata è stata disposta la chiusura al traffico del sottopasso del ponte di Capcchietti e sono state sgomberate alcune abitazioni situate in via Monte Carmelo.

Le scuole restano chiuse il 3 dicembre in alcuni comuni della Val Pescara, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Spoltore e Pescara (università compresa).

 

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Comune Roccamorice isolato per una frana

Il comune di Roccamorice (Pescara), è isolato a causa di una frana che si è verificata nel tardo pomeriggio su una strada provinciale a causa della pioggia abbondante. Il presidente della Provincia Guerino Testa ha effettuato in serata un sopralluogo registrando che a Roccamorice, la frana “ha ricoperto la strada che porta al centro abitato, attualmente isolato”. Sul posto le autorità della zona, i carabinieri, i vigili del fuoco e il consigliere provinciale Antonio Di Marco, sindaco di Abbateggio. “La situazione che si è venuta a creare con questa frana, causata dalla pioggia, è gravissima ma le condizioni attuali non permettono interventi, almeno in questa fase – dice Testa – Domani mattina, alle prime luci del giorno, prenderanno il via gli interventi, coordinati dalla Provincia”. Due crolli parziali di abitazioni disabitate si sono verificati a causa del maltempo a Bussi e ad Abbateggio. Ne danno notizia i carabinieri della compagnia di Popoli, intervenuti sul posto, e rassicurano sul fatto che non ci sono feriti ne’ per questi episodi ne’ per le altre emergenze, legate per lo più alla viabilità, nella Val Pescara. Si sono verificati due smottamenti stradali, uno a Bussi e una sulla strada comunale che conduce da San Valentino a Piano D’Orta, in località Cavone. Il fiume Pescara continua ad essere fuori dagli argini tra Scafa e Manoppello. Nel pomeriggio sono state evacuate altre 39 persone tra Scafa e Bussi, oltre quelle evacuate questa mattina a Scafa e Cepagatti. 

Strade e ponti chiusi in provincia di Pescara

 Le squadre della Provincia di Pescara sono a lavoro dalle prime ore della mattina per fronteggiare e ridurre i disagi alla circolazione provocati da frane e smottamenti, causati dalla pioggia incessante e torrenziale, in vari punti della provincia. Gli interventi hanno riguardato la rimozione di fango e detriti, dove possibile, ma nonostante questi lavori promossi nell’immediatezza dell’emergenza, è stato necessario chiudere al traffico alcuni tratti, dove si sono verificate delle frane. Ecco quali sono le strade interessate. in talune zone. alle chiusure: Sp 1 tra Citta’ Sant’Angelo ed Elice in contrada Villa Cipressi (km 14 + 300); Sp 10 all’ingresso e all’uscita del centro abitato di Farindola; sr 16 bis nei pressi del cimitero di Spoltore, in direzione Cappelle, nelle vicinanze di Fosso Grande; Sp 33 nei pressi dell’abitato di Civitella, sotto lo zoo parco La Rupe; Sp 51 tra Torre de’ Passeri e Pietranico; Sp 64 all’ingresso di Roccamorice; Sp 65b, variante di Abbateggio; La situazione, pero’ – riferisce una nota dell’uffuicio stampa della Provincia – e’ in continua evoluzione, viene aggiornata e monitorata dai tecnici in maniera costante, e solo nei prossimi giorni si potrà mettere a punto un bilancio definitivo perche’ proseguono le segnalazioni dal territorio. In via precauzionale, inoltre, sono stati chiusi dalla Provincia alcuni ponti, sempre di competenza provinciale: Sp 3 ponte sul fiume Fino, tra Picciano e Elice; Sp 35 Catignano – Tarallo, ponte in corrispondenza del fiume Nora; Sp 41 Ponte delle Fascine a Cepagatti, in prossimita’ del centro commerciale Megalo’; sp 57 ponte sul fiume Pescara in localita’ Manoppello Scalo; Sp 73 ponte della variante di Torre de’ Passeri; Ponte della Bretella tra il raccordo autostradale di Chieti e la sr 602, nel territorio di Cepagatti. Dal presidente della Provincia Guerino Testa e dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Ruggieri parte un messaggio a tutti i cittadini affinché “si muovano, in auto e a piedi, con la massima prudenza, evitando di raggiungere (anche se solo per curiosita’) le zone piu’ a rischio, in particolare i ponti”.

 

 

Fiorilli fa il punto della situazione

 “La lunga notte di Pescara e’ cominciata intorno alle 2.20 – ha detto l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli – quando il nucleo della Protezione civile, coordinato dalla polizia municipale e dal maggiore Danilo Palestini, ha allertato dell’aumento dei livelli del fiume, che comunque era gia’ chiuso alla sosta e al transito, tramite ordinanza, dalle 7 di domenica mattina. I primi allagamenti hanno interessato via Pepe, via Elettra, via Marconi, via Pollione, via Aneto, via della Torretta e poi a cascata tutta la citta’ a macchia di leopardo, quindi via Nazionale Adriatica nord, via Caravaggio, con 70 centimetri d’acqua, via Gabriele d’Annunzio, viale Pindaro, strada Comunale Piana, via Alento, dove subito si sono allagati la Cittadella della Solidarieta’ della Caritas e la Casa circondariale. In campo abbiamo schierato ben 100 uomini tra agenti della Polizia municipale, coordinati dal maggiore Palestini e da Angelo Ferri”. “Alle 4 in punto – ha proseguito l’assessore – abbiamo attivato il Coc, il Centro Operativo Comunale, presso il Comando della polizia municipale, non appena abbiamo verificato che il Fosso Vallelunga stava superando i livelli, raggiungendo il ponte pedonale che collega via Scarfoglio con Villaggio Alcyone, determinando l’ordine immediato di evacuazione dell’intero quartiere, ossia 400 abitanti su 1.500 residenti, dunque tutti coloro che vivevano nelle zone immediatamente limitrofe al Fosso. Alle 4.10 abbiamo dirottato sul quartiere 4 pullman della Gestione Trasporti Metropolitani, le unita’ della Protezione civile, la Polizia municipale, Questura e Carabinieri e abbiamo chiesto al parroco di far suonare le campane della chiesa a tambur battente per allertare la popolazione di essere in presenza di un evento straordinario, mentre i volontari hanno letteralmente fatto il porta a porta, bussando e citofonando a ogni campanello, per chiedere alla popolazione di lasciare la propria casa per essere trasferita in una sistemazione d’emergenza a fronte dell’imminente pericolo. Intorno alle 5 l’evacuazione ha preso forma: oltre 200 persone hanno nell’immediato lasciato casa con mezzi propri per farsi ospitare in casa di amici e parenti; altri 200 sono stati temporaneamente trasportati nel palazzetto dello sport di via Rigopiano, dove pero’ in serata sono rimaste solo 13 persone, appartenenti a tre nuclei familiari, persone che ora trascorreranno la serata presso l’Hotel Duca D’Aosta, dunque in una sistemazione sicuramente piu’ confortevole. Nel frattempo, mentre e’ proseguita la sorveglianza sul Fosso Vallelunga, in mattinata sono arrivate, una dopo l’altra mille emergenze, oltre agli allagamenti, anche le frane in diverse aree collinari della città, dunque la collina di San Donato, via Fonte Borea, via Caravaggio, via Colle Scorrano, strada delle Fornaci, via Prati, via Catani, via Valle Furci, strada Vicinale Mambella-via Valle Fuzzina, dove la terra ha trascinato con se’ alberi e pali della pubblica illuminazione; via Colle Renazzo, Belvedere-San Silvestro, strada Colle Pizzuto, strada Ciafardella, via Francesco Paolo d’Annunzio, via Polacchi, frane tutte sottoposte a monitoraggio con il posizionamento di transenne”. 

“Ma non basta: intorno alle 9 – ha aggiunto l’assessore – è scattato l’allarme anche in via Caduti per Servizio, al civico numero 48, dove l’enorme quantita’ di pioggia caduta ha determinato il cedimento di una collina che ha provocato la rottura del muro di contenimento di cemento armato, riversando lungo via Caduti per Servizio un mare di acqua e fango. Per fronteggiare l’emergenza con l’Ater e’ stata disposta l’evacuazione del palazzo immediatamente prospiciente il muro, 12 famiglie in tutto: 10 hanno subito trovato una sistemazione alternativa autonoma; per due famiglie con diversamente abili presenti ha ottemperato il Comune trovando una sistemazione temporanea presso strutture d’accoglienza. Nel frattempo e’ arrivato l’allarme allagamento dalla Casa Circondariale che abbiamo supportato garantendo la fornitura di 200 coperte, alcune delle quali donate anche dal Club Service del Rotary; 60 lampade d’emergenza, 50 brandine da campo, 150 berretti di lana e 150 paia di guanti. A fornire i pasti e’ stata la Caritas, nonostante l’allagamento dei locali, mensa compresa, della Cittadella di via Alento. Altro problema con il quale stiamo combattendo da stamane è il black out di mezza città, sostanzialmente da San Donato sino a Porta Nuova-via Misticoni-via D’Annunzio, a causa dei guasti alle centraline dell’Enel invase dall’acqua e dunque spente per evitare di bruciare i trasformatori, un disagio che ci ha pero’ costretto a portare in ospedale molti utenti che vivono grazie ad apparecchiature di assistenza alla respirazione artificiale, e anche a provvedere a minime forniture alimentari agli utenti più anziani. E purtroppo a oggi l’Enel non è ancora in grado di dire quando sara’ possibile ripristinare l’erogazione dell’energia elettrica. Ai cittadini chiediamo di collaborare per superare insieme una situazione di assoluta emergenza che non ha colpito solo Pescara, ma l’intera costa adriatica, rimanendo a completa disposizione della popolazione per qualunque necessita’. Intanto tutte le scuole, di ogni ordine e grado, dunque asili nido, materne, elementari, medie inferiori e superiori resteranno chiuse anche domani, martedì 3 dicembre, sia per gli studenti che per il personale scolastico, dirigenti, docenti e operatori”.

 

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