A Pescara il primo Expo della Sussidiarietà: atteso Quagliariello

Gaetano-QuagliarielloAl via domani, presso il padiglione espositivo dell’ex Cofa nel Porto Turistico di Pescara,  la prima edizione dell’Expo della Sussidiarietà, tre giorni dedicati ad approfondire il modello socio-economico alternativo a statalismo e liberismo. 

“Per un welfare sussidiario: la sfida del cambiamento” è il titolo dell’evento promosso dalla Compagnia delle Opere Abruzzo Molise insieme alla Regione Abruzzo Direzione Riforme istituzionali, Enti locali, Bilancio e Attività sportive. L’Expo – spiega una nota degli organizzatori- si articolerà in una parte espositiva con interessanti esperienze di sussidiarietà in atto, nella decima edizione del corso di formazione Scuola di Sussidiarietà e in autorevoli dibattiti pubblici. Alla prima giornata parteciperanno l’assessore regionale Carlo Masci, che porterà il suo saluto alla lezione introduttiva della Scuola di Sussidiarietà (ore 9.30), tenuta domani mattina dal professor Luca Bartocci (Universita’ di Perugia) sul tema “Sussidiarietà e gestione dei servizi pubblici”. A seguire, Masci insieme ad Antonio Dionisio, direttore di Cdo Abruzzo Molise, terrà una conferenza stampa (ore 10.30) per presentare il primo Quaderno della Sussidiarietà Abruzzo sul tema “Sussidiarieta’: citta’ vivibile e sfide europee”, con i contenuti dell’edizione 2012 della Scuola di Sussidiarieta’. Nel pomeriggio, alle 15.30, Luca Antonini, presidente della Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale, terra’ la sua lezione nell’ambito della Scuola di Sussidiarieta’ sul tema “Un nuovo welfare locale grazie a federalismo fiscale e fabbisogni standard”, mentre alle ore 18.30 il ministro delle Riforme costituzionali, Gaetano Quagliarello, interverra’ in un atteso dibattuto su “Il welfare italiano tra crisi ed innovazione”.

Durante i tre giorni sara’ in esposizione la mostra “Sinfonia dal “nuovo mondo – Un’Europa unita dall’Atlantico agli Urali”, presentata all’ultimo Meeting di Rimini, che documenta come l’Europa possa diventare il luogo che, grazie alla propria tradizione riscoperta e rivissuta oggi, può costituire un inizio di vera novità per tutto il mondo.


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