Carcere tra scuola e cultura: due progetti in partenza a Pescara

carcerePescara. Cultura e formazione entrano nel carcere di San Donato Oltre 60 i detenuti inseriti in due progetti che coinvolgono l’istituto Aterno-Manthonè e le istituzioni culturali cittadine.

La scuola entra nel carcere: l’istituto tecnico Aterno-Manthone’ approda all’interno del penitenziario di San Donato con un progetto all’avanguardia e unico in Abruzzo. Nella casa circondariale e’ stato attivato un corso di Ragioneria per 35 detenuti, inserito nel corso serale per lavoratori della scuola, che questa mattina ha consegnato computer e materiale didattico agli speciali studenti. Cerimonia in presenza del direttore del carcere Franco Pettinelli, della preside Donatella D’Amico, del provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per l’Abruzzo, Bruna Brunetti, del presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, dell’assessore alla Pubblica istruzione, Fabrizio Rapposelli, e del presidente del consiglio di quartiere, Piernicola Teodoro. Ad accoglierli, ovviamente, i 35 studenti-detenuti iscritti alla prima B ragionieri, e i docenti del corso Sirio, con la responsabile del corso, Marina Di Crescenzo, e i professori Antonella Di Muzio, Gianni Iovacchini, Antonio Procaccini, Rosalba Savini, Adele Telli.

Una vera e propria impresa, anche dal punto di vista organizzativo. Difficile anche dover selezionare le tante domande di iscrizione pervenute e dover in un certo senso negare a qualcuno la speranza di aumentare le proprie possibilità di reinserimento nella società. Significativo, in tal senso, l’intervento di un recluso selezionato per far parte del corso di studi: “Noi veniamo a lezione volentieri”, ha detto, “anche perché ci teniamo a cercare di reinserirci nel mondo del lavoro, una volta usciti da qui”.

I DETENUTI RISCOPRONO LA CITTA’

Per chi, invece, ha la possibilità di scontare la pena fuori dalle mura del carcere, un altro progetto farà riscoprire ai detenuti i luoghi culturali e sociali di Pescara. Sono 30 quelli in affidamento in prova ai servizi sociali e che a partire da domani verranno coinvolti nel progetto ‘Liberi di Ri-uscire’: tre tappe in cui i detenuti, accompagnati anche dalle proprie famiglie, effettueranno visite guidate presso l’Aurum, nell’antica piazzaforte o nella chiesa della Madonna del Carmine, all’interno della Questura, o anche nei palazzi delle Istituzioni, come la Prefettura e il Comune, per riscoprire la propria appartenenza al territorio e recuperare la propria dignità di cittadini. Tre giornate, con prosieguo il 16 e il 23 novembre, confezionate grazie alla collaborazione di Comune di Pescara, Aurum, Archivio di Stato e’Ufficio Esecuzione penale esterna dell’amministrazione penitenziaria’.

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