Cepagatti, 21 in mobilità per la Legatoria D’Ancona: la speranza si chiama Linfa

MartorellaCepagatti. Sempre più scontato il destino dei dipendenti delle aziende in crisi. Il progetto Linfa prende in carico i cassintegrati e prova a ricollocarli con altre qualifiche. Ieri il primo incontro organizzato dall’assessorato provinciale al Lavoro.

I 21 lavoratori della Legatoria D’Ancona di Cepagatti sono in mobilità dal 30 settembre scorso, e dal 1 ottobre è stata avviata la cassa integrazione straordinaria per una durata massima di 12 mesi, nel corso dei quali l’azienda si è impegnata a non procedere a licenziamenti e a valutare l’eventuale cessione degli impianti ad un terzo acquirente, al fine di una eventuale riconversione del sito. Tuttavia, il destino di queste persone sembra essere chiaro: dopo una prima fase di attività necessaria alla messa in sicurezza degli impianti,  verranno messi in mobilità, dato che l’azienda ha ormai deciso per la cessazione di attività.

E’ in casi come questo che entra in gioco il progetto Linfa, voluto dall’assessorato provinciale al Lavoro guidato da Antonio Martorella (in foto) e finalizzato alla ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. Ieri pomeriggio, nella sede pescarese dell’assessorato, si è conclusa positivamente la riunione convocata dall’assessore Martorella per  affrontare la procedura di mobilità della legatoria in liquidazione, di fronte ai rappresentanti di Cigil, Cil, Uil.

I presupposti gettati da Linfa, ovvero la ricollocazione dei lavoratori colpiti dagli effetti della recessione e  attutire l’impatto sociale della crisi, prevedono in questo caso la “presa in carico” del lavoratore da parte della Provincia. Saranno i centro per l’impiego a tentare la riqualificazione e, mediante attività di orientamento, l’eventuale ricollocazione dei lavoratori attraverso il supporto delle agenzie private per il lavoro e degli Organismi formativi accreditati.

“Naturalmente”,  spiega una nota dell’assessorato, “i lavoratori coinvolti – solo quelli residenti nella provincia di Pescara – dovranno assicurare la piena e attiva partecipazione a tutte le fasi del progetto e pertanto l’impegno prevederà costanza e puntualità”. Ma il percorso, benché impegnativo, avrà una connotazione molto concreta. Dopo l’orientamento personalizzato, il lavoratore potrà scegliere l’agenzia per il lavoro cui affidarsi: a quel punto CPI e Agenzia formalizzeranno il “patto di ricollocazione”, lavorando insieme per ricostruire il curriculum vitae del lavoratore e per individuare eventuali gap formativi da colmare, per i quali potrà essere scelto un percorso di riqualificazione tra le offerte presenti nella bacheca formativa online del sito pescaralavoro.it, alimentata dalle stesse società di formazione. Si tratta di circa 30  Organismi, ai quale proprio ieri l’assessore Martorella ha dedicato un incontro finalizzato alla stipula definitiva dell’accordo. Le Agenzie per il lavoro coinvolte, invece, sono per ora 7: Adecco,  Workopp, Manpower, Humangest, Tempi moderni, Gi-Group e Synergie Italia. A loro, in caso di ricollocazione, verrà corrisposto un premio di risultato, a seconda della tipologia di contratto di lavoro sottoscritto.

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