Pescara, overdose per il testimone dell’omicidio Cagnetta: il pm approfondisce sulla morte

cagnettaPescara. Quasi certamente un’overdose a uccidere Ivan Battaiola, testimone controverso dell’omicidio di Tommaso Cagneta e ritrovato morto a pochi passi proprio dal Ferro di Cavallo. Disposti approfondimenti sugli esami autoptici: la procura apre un fascicolo.

Sarebbe stata circostritta ad un comune caso di overdose, invece la morte di Ivan Battaiola, 38enne ritrovato esanime venerdì scorso in un casolare di via Tavo, passa sotto l’esame della procura pescarese per il ruolo che l’uomo ha avuto in un altro caso giudiziario.

Battaiola, infatti, era tra i testimoni dell’omicidio di Tommaso Cagnetta (in foto), 42enne ucciso il 2 luglio 2012 da un colpo di pistola dopo una lite legata allo spaccio avventa nel cortile del Ferro di Cavallo di via Tavo. Per l’omicidio è stato condannato a 21 anni in Cassazione il rom pescarese Angelo Ciarelli, contro cui Battaiola ha prima testimoniato e poi ritrattato l’accusa di aver tirato il grilletto, seppur non per colpire volutamente il Cagnetta.

Tan’è che il pm Salvatore Campochiaro ha aperto un fasciolo sul decesso del 38enne, ipotizzando contro ignoti ipotizzando il reato di spaccio di sostanza stupefacente e morte come conseguenza di altro delitto. Già eseguita l’autopsia dal medico legale Ildo Polidoro, che stabilito come causa mortale un edema polmonare. Saranno però necessari ulteriori accertamenti e l’esame tossicologico per stabilire la causa dell’edema. Rimane tra i possibili motivi di l’assunzione di sostanza stupefacente, ma bisognerà fare degli approfondimenti per stabilire se e cosa il 38 enne abbia assunto e anche come.

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