Pescara, svuotano le slot-machine in pieno giorno: presi dalle telecamere del bar di Fontanelle-VIDEO

borrelli_cirelliPescara. Sono stati due giovani del quartiere a svaligiare lo scorso 30 maggio le slot machine del bar-tabacchi di Fontanelle, ma l’avanzato impianti di videosorveglianza li ha ben ripresi mentre scassinavano e fuggivano dal retro del locale con migliaia di euro in monetine. Tutto in pieno giorno.

Le svariate rapine subite negli ultimi mesi hanno reso il bar-tabacchi Coffee & Cigarettes di Fontanelle una delle attività commerciali più tecnologicamente sorvegliato di Pescara. Tra esterno ed interno, i locali di via Tirino hanno più telecamere del caveau di una gioielleria.

Eppure ladri e rapinatori continuano ad arrischiarsi e ad assaltare casse e gestori. Se i tre che a marzo 2012 rapinarono l’incasso di fine giornata, brandendo fucili a canne mozze, usarono maschere da carnevale e tute da imbianchino per camuffarsi (inutilmente), i due che lo scorso 30 maggio hanno svuotato le slot machine in pieno giorno non hanno usato alcuna “precauzione” e oggi sono finiti in manette.

Si tratta, come nei casi precedenti, di due giovani residenti nelle case popolari di via Caduti per Servizio, esattamente alle spalle del bar. Pietro Borrelli, 30anni, e Carmine Cirelli, rom 26enne, entrambi con precedenti penali a carico, ora agli arresti domiciliari per furto aggravato in concorso.

Come mostrano le immagini a colori e ad alta risoluzione, i due hanno azzardato il furto nel pieno dell’orario di apertura, tra le 18:02 e le 18:36 del 30 maggio, pensando di agire indisturbati nello stretto spazio del retro del bar dove è allestita la zona slot-machine e video poker. Borrelli e Cirelli svoltano l’angolo discutendo sul da farsi, il primo brandisce un grosso caccivite e si mostra titubante, il complice gli dà una pacca sulla schiena e lo incalza. Uno a uno, i contenitori delle monetine delle macchine vengono aperti e svuotati e in meno di mezzora i due riempiono un sacchetto di plastica con 1150 euro sonanti. Una busta che Cirelli vuole far nascondere a Borrelli dentro al giubbetto, ma è troppo ingombrante per passare inosservata. Il 30enne, allora, si sfila la giacca, ci avvolge il bottino ed esce dal locale con disinvoltura. Senza che nessuno dei presenti notasse niente, ma le telecamere hanno immortalato visi e reato. Quanto è bastato al sostituto procuratore Silvia Santoro per richiedere al Gip Mariacarla Sacco le misure cautelari.

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