Pescara: strada parco pronta, il progetto? Domani la discussione per la Via

stradaparco_prontaPescara. Strada parco praticamente pronta al passaggio del Filo ma solo domani si terrà, con un mese di ritardo, la riunione del comitato Via per valutare le osservazioni presentate dai No-Filovia.

La strada parco è pronta già all’80% per ospitare il passaggio del tanto contestato Filò che dovrebbe collegare Montesilvano e Pescara. C’è tutto: pensiline, pali per i cavi elettrici sospesi, quelli interrati per l’alimentazione, ma solo domani pomeriggio  il Comitato di Coordinamento Regionale VIA prevede la discussione delle “osservazioni” allo “Studio preliminare ambientale” predisposto dalla Gtm, il palliativo alla valutazione di impatto ambientale che la Commissione Europea, solo in seconda battuta, ha stabilito necessaria alla realizzazione dell’opera, dopo che la Procura ne ha segnalato la mancata (ma dichiarata) esecuzione.

Una riunione che arriva con oltre un mese di ritardo sulla convocazione, fissata al 15 maggio scorso, e ciò fa riflettere ulteriormente gli avversari della filovia “sulla regolarità della procedura in esame, sul cui conto è pendente un ricorso, di pertinenza del TarAbruzzo, presentato da alcuni cittadini residenti”. In tanti, tra associazioni e comitati, hanno sottolineato i vari difetti del progetto e ciò motiva il ritardo “probabilmente dovuto”, come sostiene Antonella Di Cecco del comitato Oltre il gazebo-No filovia, “alla disamina delle puntuali osservazioni contrarie al progetto nella configurazione prescelta, con riguardo alle numerose criticità tecniche ed economiche, tuttora irrisolte”. Queste si riferiscono, principalmente, alla presunta inadeguatezza strutturale del sottofondo della Strada parco (accertata dalla ditta Sts Mobile di Ancona che ha eseguito i relativi carotaggi), al marciapiede lato mare, di larghezza inferiore a quella minima di sicurezza di 1,5 metri, dove esistente, alla scelta del rotabile Phileas ritenuto sovradimensionato nella struttura e dall’incerto funzionamento nel sistema di guida elettronica in dotazione, tuttora privo di collaudo, “all’inutile elettrificazione e magnetizzazione di un tracciato per nulla idoneo allo scopo”, proseguono i comitati, “peraltro interessato da numerosi incroci semaforizzati nella direzione mare-monti che potrebbero persino peggiorare la qualità dell’aria che s’intende migliorare con l’avvento della filovia a causa delle soste delle auto”. Nondimeno l’innegabile presenza di barriere architettoniche sparse ovunque: le rampe ripide al punto da far capottare anche l’assessore regionale Morra alla prova-carrozina, i pali e le edicole piazzate lungo i marciapiedi che, spesso, finiscono nel “vuoto” o sono privi dei tracciati pedo-tattili indispensabili ai non vedenti.

Il Comitato Via, a questo punto, rimane l’ultima speranza di associazioni e i comitati che, riferisce Antonella Di Cecco, “confidano molto che voglia tenere nel debito conto le osservazioni suddette, posto che la mancata risoluzione delle criticità rilevate comporterebbe la sicura rinuncia agli indubbi benefici sulla qualità della vita prodotti dalla strada parco in 13 anni dall’apertura”. Ciò che rimpiangerebbero maggiormente sarebbe la rinuncia al “polmone verde” in mancanza di una  contropartita costituita da “un servizio di trasporto pubblico moderno e innovativo, che sia davvero efficiente e funzionale e che, viceversa, rischia di rimanere un’eterna incompiuta”. Ciò che, invece, rischiano le comunità di Pescara e Montesilvano sono l’esborso di denaro pubblico senza un fattivo vantaggio in quanto a mobilità e smog.

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